Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Nov 28, 2014 Cardiotool Ipertensione arteriosa (PZ), Per i pazienti 0
L’Ipertensione Arteriosa non è di per sé una malattia, ma una condizione di rischio cardiovascolare, che può sfociare, nel tempo, in una malattia a carico del cuore, dei vasi sanguigni, dei reni, del cervello: infarto, ictus, dialisi, ecc. Nostro sforzo comune deve essere quello di gestire insieme al meglio questo problema, affinché ciò non si verifichi. Per fare questo è necessario assumere e mantenere abitudini di vita adeguate ed essere scrupolosi e constanti nell’ assumere la terapia.
Un’attività fisica regolare contribuisce ad abbassare i livelli di pressione arteriosa. E’ utile inoltre per ridurre la massa grassa, il colesterolo e i trigliceridi aumentando la quota di colesterolo HDL (colesterolo buono). Non è necessario essere un atleta, è invece importante che l’attività fisica venga svolta con regolarità (si ricordi che l’esercizio fisico è parte importante della terapia). E’ utile scegliere il tipo di attività che piace di più o che è più semplice da effettuarsi, per ridurre il rischio di abbandonare l’esercizio fisico dopo i primi tempi. Camminare a passo svelto, fare jogging, andare in bicicletta o fare cyclette, nuotare sono possibilità alla portata di tutti. Un esercizio di 30-40 minuti almeno 3-4 volte la settimana può essere sufficiente per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati. In ogni caso, il tipo di attività fisica più adatto , considerando età e condizioni cliniche, può essere concordato con il medico.
Un’alimentazione equilibrata e relativamente povera in sale e grassi animali produrrà sicuramente altri benefici, misurabili anche questi con una riduzione dei valori di pressione, con un miglior controllo del peso corporeo e con un abbassamento dei livelli di colesterolo e trigliceridi: una sana alimentazione contribuisce in modo decisivo alla riduzione del rischio cardiovascolare. E’ necessario consumare quotidianamente verdura (e frutta) come parte importante dei pasti.
Smettere di fumare è estremamente importante, perché consente di ridurre notevolmente il rischio cardiovascolare. E’ particolarmente importante approfondire questo discorso con il medico.
Misurare correttamente la pressione è fondamentale per poterla curare al meglio. Sfortunatamente alcuni errori, che possono modificare anche notevolmente i risoltati, non sono rari. Ecco in sintesi ciò che si deve fare per misurare correttamente la pressione quando si va dal medico
E’ dimostrato che la misurazione effettuata dallo stesso paziente al domicilio (auto misurazione domiciliare) è più affidabile e più utile della misurazione effettuata nello studio medico. L’uso quindi di apparecchi per l’automisurazione è quindi altamente consigliata. Se istruzioni per l’uso appropriato di questa tecnica sono riportate poi di seguito. Si ricorda inoltre ci acquistare sempre un apparecchio “validato” (che abbia quindi le garanzie internazionali di qualità) da un rivenditore che garantisca anche l’assistenza (tutti gli apparecchi vanno tarati regolarmente dopo alcuni anni d’uso); non acquistare apparecchi da polso.
Se misurate la pressione a casa chiedete al medico istruzioni dettagliate su come comportarvi e lo schema per la registrazione dei valori.
Misurare la pressione in modo corretto è indispensabile perché il risultato sia “giusto” e sia quindi utilizzabile dal medico per decidere cosa sia meglio fare. La misurazione non è un atto banale e richiede una tecnica precisa. Ecco cosa si deve fare.
Per utilizzare al meglio le rilevazioni della pressione bisogna fare le medie di più valori. Per questo motivo si raccomanda di misurarla più volte e più giorni di seguito. I risultati migliori si hanno seguendo le seguenti indicazioni
Bisogna misurare la pressione solo quando serve. In base ai valori medi dell’ultima serie di misurazioni il medico vi indicherà quando eseguire il prossimo controllo.
Se avete disturbi di vario tipo (debolezza, testa leggera, capogiri, ecc) e si teme dipendano da valori pressori troppo bassi è bene provare la pressione (rispettando la tecnica sopra riportata) mentre è presente il disturbo e comunicare poi i valori al medico.
La pressione non è costante nel corso della giornata e, soprattutto, è influenzata all’attività fisica, dalla tensione emotiva, dalla presenza di dolore, ecc. Il pericolo legato ad un rialzo modesto e transitorio della pressione è bassissimo. A meno di valori molto elevati (approssimativamente pressione massima maggiore di 220 mmHg e minima maggiore di 120-130 mmHg) non è necessario alcun intervento urgente, ma è sufficiente ricontrollare la misurazione e informare il medico
Alcune sostanze o farmaci possono interferire con il controllo della pressione arteriosa (liquirizia, vasocostrittori nasali, pillola anticoncezionale, antinfiammatori, cortisone, farmaci per il dolore e il mal di testa,ecc.)
Anche se prescritti da altri, il medico di famiglia deve essere al corrente di tutti i farmaci che si assumono!
I farmaci per curare l’ipertensione devono essere assunti con regolarità, all’ora concordata con il medico. Non prendere mai iniziative personali nel ridurre, aumentare, o sospendere la terapia senza consultare il medico, a meno che questi cambiamenti siano già stati concordati con lui in precedenza (esempio: ridurre le dosi in caso di pressione bassa in occasione di ondate di caldo). Gli errori possono essere molti; ecco i più comuni
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