Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Dic 30, 2014 Cardiotool Questioni Pratiche, Questioni Pratiche - Vasculopatie 0
Sono spesso insidiosi perché il più delle volte non sono identificabili ad un esame clinico ed essendo poco frequenti spesso non vengono identificati neanche durante esami TC o RM eseguiti per altre ragioni; per tali motivi più della metà degli aneurismi viscerali si manifesta con la rottura.
Seppure rari, gli studi riportano una maggiore incidenza di aneurismi delle arterie viscerali e renali nelle donne pluripare; per quanto riguarda gli aneurismi dell’a. splenica questi colpiscono soprattutto soggetti con ipertensione portale o pregresso trapianto di fegato; in queste categorie di pazienti, in presenza di dolori addominali non spiegabili da altre cause, è quindi consigliato ricercare la presenza di un eventuale aneurisma viscerale.
Per quanto concerne l’eventuale intervento di riparazione le linee guida raccomandano:
ANEURISMI ARTERIA SPLENICA: insieme agli pseudoaneurismi dell’a. epatica rappresentano la localizzazione più frequente di aneurismi viscerali. Nella maggior parte dei casi sono asintomatici e rappresentano riscontro occasionale in corso di indagini per altri motivi; circa il 20 % si presenta con dolore dell’addome superiore cronico o con la rottura acuta. La rottura in gravidanza è gravata da una mortalità materna > 70% e fetale > 90% .
ANEURISMA ARTERIA MESENTERICA SUPERIORE: rappresentano il 6-7% di tutti gli aneurismi viscerali; nella scarsa casistica presente in letteratura il maggior rischio di rottura è stato osservato negli uomini e in caso di aneurismi non calcifici, mentre nei pazienti che utilizzavano beta-bloccanti non sono state registrate rotture.
OPZIONI TERAPEUTICHE: i possibili interventi prevedono chirurgia a cielo aperto, laparoscopica ed embolizzazione tramite catetere per via percutanea; il maggior vantaggio della chirurgia a cielo aperto sembra essere quello di consentire la visualizzazione e la valutazione dell’organo vascolarizzato dall’arteria su cui si interviene, tale possibilità risulta fondamentale soprattutto in caso di aneurisma dell’a. mesenterica, la cui riparazione si associa al rischio di ischemia intestinale.
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