Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Dic 13, 2014 Cardiotool Questioni Pratiche ipertensione 0
L’ auto-monitoraggio della Pressione Arteriosa (P.A.) è una pratica ormai comune: studi relativi all’utilizzo dell’auto-monitoraggio e all’auto-gestione della terapia anti-ipertensiva hanno mostrato risultati promettenti nella riduzione della Pressione Arteriosa.
Lo studio TASMINH 2 aveva già evidenziato che l’auto-monitoraggio della P.A. con l’auto-titolazione della terapia antipertensiva (autogestione della terapia) portava ad una riduzione dei valori pressori nei pazienti con ipertensione, ma fino ad oggi, non esistevano dati riguardo pazienti ad alto rischio cardiovascolare. Per determinare l’effetto sulla pressione arteriosa sistolica dell’auto-monitoraggio e dell’autogestione della terapia antipertensiva rispetto alla gestione tradizionale da parte del medico di medicina generale, è stato condotto uno studio clinico randomizzato in doppio cieco (TASMIN-SR), che ha coinvolto 552 pazienti, che presentavano una storia di ictus, malattia coronarica, diabete o malattia renale cronica e con una P.A. basale di almeno 130 / 80 mm Hg. Durante lo studio, l’obiettivo di P.A. sistolica è stato 130/80 mmHg in ambulatorio e 120/75 mmHg a casa.
Questo studio ha dimostrato, per la prima volta, che l’autogestione della patologia ipertensiva da parte del paziente iperteso ad alto rischio, seguendo un programma deciso su base individuale con il proprio medico di medicina generale per 12 mesi, porta ad una riduzione clinicamente significativa della P.A. sistolica e diastolica senza aumento degli eventi avversi, tale riduzione della P.A. dovrebbe comportare una riduzione di circa il 30% del rischio di Ictus. La P.A. basale media è stata 143.1/80.5 mmHg nel gruppo di intervento e 143.6/79.5 mmHg nel gruppo di controllo. Dopo 12 mesi, la P.A. sistolica media si è ridotta a 128.2/73.8 mmHg nel gruppo di intervento e a 137.8/76.3 mmHg nel gruppo di controllo, con una differenza di 9.2 mmHg (95% CI, 5.7-12.7) per la sistolica e 3.4 mmHg (95% CI, 1.8-5.0) per la diastolica.
I risultati di questo studio provano che l’auto-monitoraggio con l’auto-titolazione della terapia antipertensiva sono fattibili e realizzabili in una popolazione ad alto rischio cardiovascolare, senza attrezzature speciali e effettuando una modesta formazione da parte del medico di famiglia. Gli apparecchi validati semiautomatici per l’auto-misurazione sono ora ampiamente disponibili, costano poco, il che significa che con la formazione adeguata effettuata anche da parte degli infermieri di studio, questo intervento potrebbe essere attuato ampiamente. I pazienti che presentano un alto rischio cardiovascolare e i cui valori di P.A. non sono controllati in modo ottimale potrebbero essere candidati all’auto-gestione.
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