Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Dic 17, 2014 Cardiotool Questioni Pratiche, Questioni Pratiche - Fibrillazione Atriale 0
La fibrillazione atriale pone due problemi:
La variabilità della frequenza cardiaca e della gittata cardiaca rappresenta un ostacolo oggettivo nella misurazione della Pressione Arteriosa con metodo auscultatorio (sfigmomanometro a mercurio) e, a maggior ragione, con metodo oscillometrico. Da un punto di vista pratico è anche rilevante decidere se utilizzare il metodo auscultatorio o oscillometrico in questi pazienti. Un metanalisi del 2012, pur con le riserve legate alla limitatezza e all’eterogenicità degli studi, conclude che il metodo oscillomnetrico è accurato nella misurazione della PAS, ma meno per la PAD; dato che la maggior parte dei pazienti fibrillanti sono anziani e presentano frequentemente ipertensione sistolica isolata, questo limite può essere di scarsa rilevanza pratica.
Ancor più rilevante è sapere se i valori rilevati con metodo oscillometrico sono accurati nei confronti della PA reale, e non della PA rilevata auscultatoriamente, dato che quest’ultima è anch’essa influenzata dall’alterazione del ritmo. Usando come riferimento la misurazione intra-arteriosa (invasiva) della PA un recente studio ha mostrato come la presenza di FA non influisca in modo significativo sull’accuratezza della misurazione oscillometrica quando si utilizzi non la singola misurazione, ma la media di tre misurazioni.
La fibrillazione atriale e il conseguente tromboembolismo è causa di una rilevante percentuale di ictus; questo evento è potenzialmente prevenibili con adeguata terapia profilattica antitrombotica. Sfortunatamente una parte di pazienti affetti da FA non sa di esserlo e può essere riconosciuta solo rilevando un polso totalmente aritmico che induca poi ad una tempestiva valutazione elettrocardiografica. Buona parte di questi soggetti è anziana, spesso ipertesa o con necessità di controlli periodici della PA. Il momento della misurazione pressoria può essere quindi ideale per identificare le FA non già note. L’utilizzo sempre più diffuso del metodo oscillo metrico, in studio e soprattutto per l’automisurazione, non prevede però la rilevazione diretta del polso. Alcuni apparecchi, presentano algoritmi per richiamare l’attenzione del medico sulla presenza di una possibile FA, segnalando quindi la necessità di ulteriori accertamenti da parte del medico. L’uso di strumenti per la rivelazione del battito cardiaco irregolare non solo appare indispensabile quando non sia possibile utilizzare il metodo auscultatorio, ma appare addirittura superiore a quest’ultimo durante l’usuale attività clinica del MMG (Ermini G, Filippi A, Salera M Switchcing from traditional to automatic sphygmomanometer increases opportunistic detection of atrial fibrillation in hypertensive patients BJMP 2013; 6; 613). Recentemente l’importanza di adottare questa tipologia di strumenti nell’attività clinica quotidiana (e nell’automonitoraggio domiciliare) è stata riconosciuta dal NICE.
Sfortunatamente nell’ambito della FA, ad oggi mancano protocolli di validazione redatti e riconosciuti dalle Società Scientifiche Internazionali per la rivelazione della FA per quanto riguarda l’uso degli apparecchi oscillomentrici nei soggetti ipertesi, sia per quanto riguarda l’accuratezza della misurazione della PA sia, soprattutto, per l’identificazione dei soggetti con possibile FA.
In assenza di riferimenti quali quelli sopra citati per la validazione “in generale” dei misuratori automatici, è necessario che il medico valuti i dati di letteratura e le posizioni espresse da autorevoli organismi indipendenti nazionali ed internazionali.
Problemi analoghi in merito all’accuratezza della misurazione PA in presenza di FA si hanno anche per il monitoraggio ambulatoriale delle 24 ore. In linea di principio l’uso del monitoraggio è sconsigliato in presenza di FA, ma qualora sia ritenuto clinicamente necessario questo tipo di controllo possiamo essere confortati dagli studi disponibili che, sia pur limitati indicherebbero risultati simili in pazienti con e senza FA.
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati appartenenti al settore sanitario: si prega di accedere utilizzando il form sottostante, oppure di compilare il form di registrazione. Dopo la registrazione, oltre ad avere accesso a tutti i contenuti del portale, riceverai aggiornamenti utili alla pratica clinica. Se non si ricordano i dati di accesso, cliccare qui
Nov 07, 2020 Commenti disabilitati su Pneumopatia da COVID-19: il punto di vista del Medico Vascolare. “Position paper” patrocinato dalla SIDV e della SIMV
Ott 14, 2020 0
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Scompenso cardiaco con frazione di eiezione conservata: 5 cose da sapere
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Pazienti con diabete tipo 2 a maggior rischio di demenza vascolare rispetto ad altre demenze
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Scompenso cardiaco con frazione di eiezione conservata: 5 cose da sapere
Dic 21, 2019 Commenti disabilitati su LA SINDROME DA CONGESTIONE PELVICA
Apr 11, 2019 Commenti disabilitati su Malattia Venosa Cronica (MVC). L’importanza del medico di famiglia per la diagnosi
Apr 11, 2019 1