Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Dic 07, 2014 Cardiotool Per i pazienti, Per i pazienti obesità, Prevenzione Primaria (pz) 0
Dal punto di vista della salute, frutta e verdura hanno un ruolo protettivo conosciuto e confermato da decenni di studi condotti su popolazioni di tutti i continenti.
Consumare frutta e verdura in quantità, più volte nel corso della giornata, e contemporaneamente ridurre il consumo di carne, aiuta a prevenire l’obesità, il diabete, alcuni tipi di tumori, e contribuisce ad aumentare la durata media della vita. Inoltre, tra i consumatori più assidui di frutta e verdura sono meno frequenti i danni alle arterie, si riduce il rischio di infarto e di ictus cerebrale.
Fra la frutta è da privilegiare quella fresca, di stagione, di produzione locale, e molto colorata – giallo, arancio, rosso, verde intenso – perché contiene una maggiore quantità di sostanze protettive. Unico accorgimento: fare attenzione alla frutta più zuccherina, come fichi, uva e banane, per il rischio di assumere troppe calorie. Un rischio quasi nullo se affrontato con una sufficiente attività motoria.
Per quanto riguarda la verdura, la cottura in acqua può danneggiare alcune sostanze antiossidanti, più di quella al vapore, perché alcune passano nell’acqua di cottura. Da questo punto di vista i minestroni e le verdure stufate sono meglio delle verdure lesse perché l’acqua di cottura non viene eliminata. Quindi alternare verdure crude e cotte. Per la verdura lessa preferire la cottura al vapore o comunque una cottura veloce. Anche per la verdura vale la stessa raccomandazione della frutta: di stagione, di produzione locale e dai bei colori accesi.
I cereali, pur essendo parte del mondo dei vegetali, meritano un discorso a parte perché vengono consumati quasi esclusivamente come materia prima per prodotti trasformati tipo pane, pasta e prodotti da forno.
Gli studi effettuati dimostrano che il consumo di cereali integrali, e meno di cereali raffinati come le farine “bianche”, è protettivo per le malattie vascolari, per alcuni tipi di tumore, per il diabete e per l’ipertensione, e può favorire un migliore equilibrio fra colesterolo buono e cattivo.
Per questo motivo i prodotti contenenti cereali integrali sono indicati come base nutrizionale quotidiana nelle raccomandazioni dietetiche dei paesi più industrializzati.
I cereali integrali possono dunque essere consumati in occasione di quasi tutti i pasti, ma occorre fare un po’ più di attenzione per i prodotti da forno (es. crackers, grissini, fette biscottate) che insieme al “buono” dell’integrale, portano con sé anche molti grassi non sempre raccomandabili. A parte il farro, recentemente riscoperto, l’uso dei cereali integrali è molto limitato nella nostra regione e proprio per questo è importante sensibilizzare il consumatore sull’importanza di un ritorno ai cereali poco raffinati e poco trasformati dall’industria.
A questo livello della PAT si trova anche l’olio extravergine di oliva che, oltre ad essere uno dei maggiori ambasciatori della toscanità nel mondo, possiede virtù benefiche nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, dei tumori, dell’ipertensione, del diabete e di alcune malattie della pelle. La raccomandazione è di usare olio extravergine di oliva sia per condire che per cucinare. Naturalmente con moderazione, anche per l’alto contenuto in calorie tipico degli oli e dei grassi.
Dal punto di vista nutrizionale, i legumi sono particolarmente utili per la loro ricchezza in fibre, efficaci nella protezione da malattie come il diabete, alcuni tipi di tumore e per i problemi vascolari.
La frutta secca, ed in particolare noci, nocciole e mandorle – che fino a ad alcuni anni fa non era ben apprezzata a causa dell’elevato tenore calorico e la ricchezza di grassi – è ricca di un particolare tipo di grassi, gli omega-3, che favoriscono un bilancio ideale tra colesterolo buono e cattivo ed avrebbero anche altre utili azioni per il nostro organismo. Attenzione però: da questo gruppo è esclusa la frutta secca senza guscio, come fichi, ananas e albicocche secche.
In questo gruppo sono state incluse anche le castagne: pur avendo caratteristiche molto diverse dalla frutta secca in guscio, sono spesso consumate insieme a pinoli o noci e possono considerarsi una buona fonte di alcuni micronutrienti importanti e non vanno trascurate
Medici, nutrizionisti e dietisti consigliano di bere almeno uno o due litri d’acqua al giorno, perché è questa la quantità di liquidi che quotidianamente eliminiamo.
L’organismo non possiede riserve di acqua e per questo è necessario rifornire il nostro corpo bevendo tanto e mangiando frutta e verdura. Ancora più importante è bere durante e dopo l’attività fisica o nella stagione calda per reintegrare al meglio i liquidi persi.
Anche l’acqua del rubinetto va bene: costa poco, non inquina perché non ha imballaggi ed è sicura e controllata.
Se ne consiglia un utilizzo moderato perché contiene alcol, sostanza dannosa sotto molti punti di vista. Gli uomini adulti e sani non dovrebbero superare i due bicchieri di vino al giorno e le donne uno, perché sono più sensibili ai danni dell’alcol. Meglio consumarlo in occasione dei pasti. E mai berne da bambini, in gravidanza, prima di mettersi alla guida di un veicolo o in occasione di lavori rischiosi o durante trattamenti con farmaci che agiscono sul sistema nervoso.
Con tutte queste attenzioni può far parte della nostra dieta perché ha anche qualità protettive per la salute, soprattutto per le malattie cardiovascolari.
Comunque, chi non ha l’abitudine di bere vino, non dovrebbe essere incoraggiato ad iniziare a consumarlo.
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