Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
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Attività fisica nella cardiopatia Ischemica
L’attività fisica regolare è associata ad una riduzione della mortalità e morbilità nel paziente coronaropatico e dovrebbe essere inclusa nelle attività giornaliere.
In base alle individuali capacità d’esercizio, i pazienti devono essere incoraggiati a svolgere attività fisica, in quanto questa può incrementare la tolleranza allo sforzo, ridurre i sintomi e avere ripercussioni positive su peso, lipidi plasmatici, pressione arteriosa, intolleranza al glucosio e sensibilità insulinica
- Di base l’attività consigliata è di tipo aerobico di intesità moderata/vigorosa almeno 3 volte alla settimana per almeno 30’.
- Nei soggetti non allenati l’intensità d’esercizio dev’essere minore
- Non superare mai la frequenza cardiaca massima consentità per l’età (calcolo: 220-età)
Consigli pratici
- 5’ di riscaldamento e 5’ di raffreddamento prima e dopo l’attività fisica
- per avere un’idea dello sforzo da compiere si possono utilizzare degli equivalenti semplici: il paziente non dovrebbe riuscire a cantare durante l’esercizio ma riuscire a parlare, dev’esser presente solo una lieve sudorazione e un lieve affaticamento
- nei pazienti ad alto rischio il grado di attività fisica è meglio che venga concordato con la riabilitazione
- Nei pazienti affetti da angina stabile ben controllata prima dell’attività fisica talvolta può essere utile l’assunzione di nitrati a breve emivita (preferibilmente isosorbide per la maggior emivita ripetto alla nitroglicerina) per prevenire la comparsa di dolore.
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