Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Gen 23, 2015 Cardiotool Cardiologia dello sport, Dispositivi, Dispositivi cardio sport, Dispositivi Palpitazioni, Questioni Pratiche, Questioni Pratiche - Palpitazioni, Questioni pratiche cardio sport 0
La Sindrome del QT lungo (LQTS) è trasmessa geneticamente ed è caratterizzata da un allungamento patologico del QTc (> 450 msec nell’uomo e > 460 msec nella donna) all’elettrocardiogramma, tale allungamento del QT può innescare una tachicardia ventricolare o Torsioni di punta che determinano sincopi e morte improvvisa in età infantile/giovanile. Nel 12% dei pazienti con LQTS la morte improvvisa è la prima manifestazione della malattia e nel 4% dei casi avviene nel primo anno di vita.
Le manifestazioni cliniche variano da disturbi gravi del ritmo cardiaco (torsione di punta, fibrillazione ventricolare) a sincopi frequenti (durante o in seguito ad uno sforzo fisico o in circostanze di stress) alla morte improvvisa.
Allo stato attuale sono stati individuati 8 geni responsabili di questa sindrome, la loro mutazione porta ad anomalie del canale del sodio e/o del potassio che determinano un difetto di ripolarizzazione ventricolare:
ECG
Intervallo QT corretto > 450 msec nell’uomo e > 460 msec nella donna.
Analisi genetica
Le analisi genetiche sono fondamentali nella Sindrome del QT lungo; i portatori di mutazioni, anche se non mostrano alterazioni all’ECG e sono asintomatici vanno:
I betabloccanti sono i farmaci di prima scelta nella LQTS e sono efficaci nel prevenire le recidive nell’80% dei pazienti già sintomatici. Se i betabloccanti non sono in grado di prevenire nuovi eventi cardiaci, terapie farmacologiche addizionali, la simpatectomia cardiaca sinistra, il pacemaker o il defibrillatore cardiaco impiantabile devono essere presi in considerazione.
N.B. In tutti i pazienti con Sindrome del QT Lungo deve essere evitata la somministrazione di farmaci in grado di provocare un allungamento del QT (vedi tabella).
N.B. E’ importante che il paziente affetto da Sindrome del QT Lungo venga indirizzato ad un centro di riferimento specializzato nei disturbi ereditari del ritmo.
Centri ed Unità di riferimento regionali e nazionali accreditati dal Ministero della Salute per la presa in carico della sindrome familiare del QT lungo:
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
VENETO
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