Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Ultime notizie
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- Dalla strategia fallimentare alle terapie precoci, dalle cure ai tamponi. Il punto sul Covid19
Follow-up dell’ipertensione arteriosa
La tipologia e la frequenza dei controlli sarà congrua con le necessità del paziente in presenza di:
- co-patologie
- instabilità clinica
- danno d’organo in evoluzione (es. in caso di Ipertrofia Ventricolare Sinistra l’ECO-cardiografia va ripetuta dopo 1 anno)
- terapie che richiedono monitoraggio di esami di laboratorio
Il follow-up della patologia principale “assorbe” quello dell’Ipertensione Arteriosa in presenza di:
- malattia cardiovascolare
- patologia renale
- Diabete Mellito di tipo I o II
Quali sono gli obiettivi?
- Assicurare un tempestivo adeguamento della terapia per raggiungere gli obiettivi pressori stabiliti;
- verificare la continuità e l’ aderenza terapeutica, instaurando gli interventi necessari in caso di inadeguatezza;
- identificare precocemente la comparsa di danno d’organo;
- rivalutare il profilo di rischio cardiovascolare;
- riaffermare le raccomandazioni sulle modifiche dello stile di vita.
Periodicità dei controlli
| AD OGNI OCCASIONE | OGNI 6 MESI | OGNI 2 ANNI | OGNI 5 ANNI |
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Follow-up dei soggetti con Pressione Arteriosa normale-alta e con Ipertensione da Camice Bianco
Questi soggetti hanno un rischio più elevato di sviluppare un’Ipertensione Arteriosa “in office” o una forma sostenuta e danno d’organo sub-clinico, anche se non trattati essi dovrebbero eseguire regolari visite di follow-up (almeno 1 volta/anno) durante le quali è necessario:
- valutare i valori di Pressione Arteriosa “in office” e “out of office”,
- calcolare il rischio cardiovascolare,
- ribadire le raccomandazioni sulle modifiche dello stile di vita.
Follow-up dei soggetti con Ipertenzione Resistente
Questi pazienti devono essere monitorati strettamente.
- Eseguire controlli della pressione arteriosa in ambulatorio ad intervalli frequenti.
- Eseguire in Monitoraggio della Pressione Arteriosa Ambulatoria (ABPM) almeno 1 volta/anno.
- Consigliare l’Automonitoraggio della Pressione Arteriosa Domiciliare (HBPM).
- Valutazione del danno d’organo annuale.
N.B. Valutare la creatininemia e la potassiemia una volta all’anno nei pazienti che assumono anti-aldosteronici a basse dosi per il possibile peggioramento della funzione renale.
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