Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Gen 20, 2015 Cardiotool Questioni Pratiche, Questioni Pratiche - Scompenso Cardiaco 0
Parametro funzionale di grande interesse pratico poiché consente non solo di definire la diagnosi di scompenso cardiaco ma anche di monitorare nel tempo la funzione contrattile.
Il Medico di Medicina Generale dovrebbe acquisire familiarità con questo parametro e registrarlo regolarmente nella scheda clinica del paziente.
La Frazione di Eiezione (FE) è un parametro, espresso in formato percentuale, che rappresenta la frazione del volume di riempimento diastolico espulsa dal ventricolo sinistro in seguito ad una contrazione sistolica. Per esempio, una FE del 60% significa che al termine della sistole, il 60% del volume di sangue presente nel ventricolo sinistro alla fine della diastole (volume telediastolico – VTD) è stato inviato nella circolazione sistemica (gettata sistolica) mentre il 40% è rimasto nel ventricolo (volume telesistolico – VTS). La frazione di eiezione si calcola con la formula: FE = 100 * (VTD – VTS) / VTD.
La frazione di eiezione può essere stimata con diverse metodiche diagnostiche, invasive e non invasive. Tuttavia essa è abitualmente determinata, in modo non invasivo e facilmente ripetibile, mediante l’ecocardiografia.
Il principale limite tecnico dell’ecocardiografia è rappresentato dalla variabile qualità delle immagini che può condizionare l’affidabilità delle valutazioni morfologiche, strutturali e funzionali. L’esame, infatti, è operatore-dipendente per cui è necessario che sia eseguito da personale specificamente addestrato ed esperto. La qualità dell’esame, inoltre, può essere condizionata dalla qualità dell’apparecchiatura ecocardiografica e dalla presenza di patologie concomitanti che possono restringere la finestra acustica e alterare la trasmissione degli ultrasuoni. Tra le più frequenti vi sono le pneumopatie croniche ostruttive che spesso condizionano significativamente la fattibilità dell’esame in pazienti nei quali l’attribuzione dei sintomi alla patologia respiratoria o allo scompenso cardiaco può essere molto difficile per quanto di cruciale importanza. Nei pazienti nei quali la fattibilità dell’ecocardiografia transtoracica è limitata è possibile ricorrere all’ecocardiografia trans-esofagea o a metodiche di immagine e/o funzionali alternative (scintigrafia, RMN)
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