Gestione della terapia antiaggregante in pazienti portatori di stent coronarico che devono essere sottoposti a chirurgia

Gen 13, 2015 Cardiotool Dispositivi, Dispositivi Cardiopatia ischemica, Farmaci, Farmaci Cardiopatia ischemica, Questioni Pratiche, Questioni Pratiche - Cardiopatia Ischemica 0

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La gestione della terapia antiaggregante nei pazienti portatori di stent coronarici che devono essere sottoposti ad interventi di chirurgia cardiaca e non cardiaca rappresenta un problema frequente, con decisioni complesse che devono bilanciare il rischio ischemico ed emorragico, e grande discrezionalità e arbitrarietà di posizioni attuali.

Definizione di rischio trombotico

RISCHIO BASSO	RISCHIO INTERMEDIO	RISCHIO ALTO
6 mesi dopo PCI con stent metallico >12 mesi dopo PCI con stent medicato.	>1 mese < 6 mesi dopo PCI con stent metallico; > 6 <12 mesi dopo stent medicato; >12 mesi dopo stent medicato a rischio elevato (stent lunghi, multipli, in overlapping, piccoli vasi, biforcazioni, tronco comune, last remaining vessel)	<1 mese dopo PCI con stent metallico <6 mesi dopo stent medicato <12 mesi dopo stent medicato a rischio elevato (stent lunghi, multipli, in overlapping, piccoli vasi, biforcazioni, tronco comune, last remaining vessel).

 

1. La presenza di FE <35%, IRC e DM aumentano il rischio di trombosi intrastent.
2. I pazienti sottoposti a by-pass aorto-coronarico ed i pazienti con sindrome coronarica acuta non sottoposti a PCI vengono considerati ad alto rischio entro il 1°mese, rischio intermedio tra 1 e 6 mesi, basso rischio oltre i 6 mesi.
3. I pazienti sottoposti a OPCABG sono ritenuti ad alto rischio entro 2 settimane, a rischio intermedio tra 2 e 4 settimane, a basso rischio oltre le 4 settimane.

In caso di sospensione della terapia antiaggregante essa deve avvenire per il minor tempo possibile: idealmente, massimo 5 giorni prima (7 giorni in caso di prasugrel) e riprendere il giorno successivo all’intervento, al più tardi entro 3 giorni.
La ripresa della terapia antiaggregante deve avvenire con dose di carico (300 mg per aspirina, 300 mg clopidogrel, 60 mg prasugrel, 180 mg ticagrelor).

ENDOSCOPIA DIGESTIVA .
OFTALMOLOGIA .
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PNEUMOLOGIA .
CHIRURGIA VASCOLARE .
NEUROCHIRURGIA .

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CARDIOCHIRURGIA .
UROLOGIA .
ODONTOIATRIA .
CHIRURGIA PLASTICA .
CHIRURGIA MAXILLO FACCIALE .
ORTOPEDIA .
GINECOLOGIA

Legenda acronimi utilizzati:

1. Inibitori recettori P2Y12= clopidogrel, ticlopidina, prasugrel e ticagrelor
2. ACS= sindrome coronarica acuta
3. PCI= angioplastica coronarica
4. BMS= stent metallico
5. CABG= by-pass aorto-coronarico
6. DES= stent medicato
7. OPCABG = Off Pump CABG
8. EVAR = Endovascular Aortic or Aneurysm Repair
9. TEVAR= Thoracic Endovascular Aortic Repair
10. EF= frazione di eiezione
11. IRC= insufficienza renale cronica

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