Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Feb 16, 2015 Redazione WM Dislipidemie (PZ), Per i pazienti 1
Alcuni suggerimenti per tenere sotto controllo il colesterolo:
Preparazione e cottura dei cibi
Oltre alla scelta dei cibi, anche le tecniche di preparazione e di cottura degli stessi rivestono notevole importanza in un regime alimentare orientato alla riduzione della colesterolemia. La cottura migliore, in tal senso, è quella che richiede la minima aggiunta di grassi: il pesce alla griglia, al cartoccio, alla piastra o al forno sono da preferire rispetto a fritture o alle preparazioni in umido. Le verdure dovrebbero essere consumate crude, oppure cotte al vapore.. Se si pranza fuori casa, è meglio privilegiare una cucina più semplice rispetto a una elaborata, così come è più salutare mangiare una pizza piuttosto che hamburger e patatine. Anche al ristorante si dovrebbe optare per piatti cucinati al vapore o ai ferri. È sempre buona norma chiedere che il condimento sia servito a parte.
Sullo scaffale: la prevenzione inizia dalla spesa
Prestare attenzione agli ingredienti riportati nelle etichette e scegliere i prodotti con basso tenore di grassi, specie di grassi saturi. Uno sguardo attento alle etichette ci svela anche la presenza di grassi nascosti, ovvero quelli che entrano nella composizione dell’alimento e dei quali, tante volte, ci dimentichiamo. È il caso delle uova utilizzate nella preparazione di dolci o di paste fresche. Soprattutto tra i prodotti da forno (quali le brioches) vanno privilegiati quelli di grandi aziende: nella pasticceria anonima spesso vengono ancora utilizzate margarine ad alto tenore di grassi saturi.
Alcune notizie sul colesterolo
La maggior parte degli individui con elevati livelli di colesterolo nel sangue può ottenerne una riduzione semplicemente adottando alcune abitudini alimentari.
Ciò è vero specialmente per i soggetti la cui colesterolemia è poco al di sopra dei valori che oggi si considerano accettabili e che, del tutto orientativamente, possono essere fissati in: 180 mg/dl per gli individui sotto i 30 anni, 200 mg/dl dopo tale età.
Il colesterolo è un componente essenziale delle membrane cellulari e costituisce la materia prima per la sintesi di alcuni ormoni e di acidi biliari. È prodotto dall’organismo stesso, specie dal fegato, ma anche, seppure in parte minore, assorbito con i cibi.
La quota di colesterolo che circola libera nel sangue, se è troppo elevata, si deposita all’interno delle arterie indurendone le pareti e restringendone il lume, con conseguente deficit di irrorazione e, quindi, di ossigenazione. Se questo processo riguarda le coronarie, ovvero le arterie che portano sangue al tessuto cardiaco, si può avere l’infarto miocardico. Molte altre malattie dovute a cattiva circolazione del sangue possono essere causate dall’eccesso di colesterolo. Per esempio: l’ictus cerebrale, alcune forme di demenza, la “claudicatio intermittens” caratterizzata da dolore ai muscoli delle gambe che sopraggiunge in seguito a marcia prolungata, l’insufficienza renale cronica,
Non tutto il colesterolo è uguale. Esso viene, infatti, trasportato nel sangue legato a due differenti lipoproteine: le LDL, che veicolano il colesterolo dal fegato ai tessuti periferici, e le HDL, che lo trasportano in senso inverso, rappresentando la quota che viene eliminata dal circolo e dall’organismo (per questo è definito colesterolo “buono”). Il colesterolo più lesivo per le arterie è quello trasportato dalle LDL.
Ott 09, 2019 Commenti disabilitati su Consensus italiana 2014, diagnosi e trattamento dell’ipertrigliceridemia
Giu 17, 2019 Commenti disabilitati su Associazione tra cibi ultra-elaborati e mortalità
Apr 01, 2019 Commenti disabilitati su Un apporto eccessivo di colesterolo con la dieta, in particolare di uova, è associato ad un aumentato rischio cardiovascolare
Feb 25, 2019 Commenti disabilitati su Consumare frequentemente cibi fritti aumenta la mortalità cardiovascolare
Apr 21, 2020 0
Mar 01, 2019 0
Mar 13, 2018 0
Mag 18, 2017 0
Buongiorno.
Sono approdato sul vostro sito dopo aver ricevuto l’email di presentazione del sito.
Sono un infermiere quindi cerco di tenermi aggiornato sugli argomenti sanitari.
Ho aperto random la pagina del colesterolo ed ho trovato alcune notizie di cui chiedo una maggiore spiegazione.
riportate l’elenco delle carni da prediligere. viene trascurata la carne di cavallo che mi risulta avere “solo” 60 mg di colesterolo per 100 g. contro, ad esempio, gli oltre 65 del pollo.
Inoltre al seguente indirizzo:
http://www.doctor33.it/cont/doctor33-focus-contenuti/27483/nuove-linee-guidaaprono-alle-uova-riabilitando.aspx?xrtd=LTVSRSLSPXRXSVLPTRVRXCR
si afferma le nuove guida del Dgac (un gruppo di esperti nutrizionisti) aggiornate quest’anno, il consumo di colesterolo alimentare non è più da considerarsi a rischio. Affermazione diversa da quanto affermato 5 anni fa in cui si invitava a non consumare più di 300 mg al giorno di colesterolo alimentare.
Fermo restando che il colesterolo LDL è ancora considerato una grave minaccia cardiovascolare, ridimensiona l’influenza dell’alimentazione sull’aumento dell’LDL determinato da fattori genetici. Sembra che solo il 20% del colesterolo sarebbe infatti legato all’introito alimentare secondo, appunto, il Dgac.
Dagli studi più recenti emerge che un uovo contiene “solo” 185 mg di colesterolo con livelli però di vitamina D aumentati oltre il 60%. oltre alle proteine ed i grassi mono o polinsaturi e quindi non dannosi per la salute.
Voi che ne pensate?