Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Feb 17, 2015 Redazione Questioni Pratiche, Questioni Pratiche - Dislipidemie, Questioni pratiche - home 0
Esami: rilevanza del digiuno
L’analisi dei trigliceridi andrebbe eseguita dopo 12 ore di digiuno: questo è un elemento indispensabile per calcolare il colesterolo LDL a con la formula di Friedewald.
Colesterolo totale, ApoB a, ApoA e colesterolo HDL possono essere determinati non a digiuno.
Ovviamente il digiuno è necessario se è previsto per alti motivi, come per la determinazione della glicemia.
LDL: calcolate o misurate
Nella maggior parte degli studi clinici il colesterolo LDL è stato calcolato con la formula di Friedewald , sempre che i trigliceridi non fossero superiori a 400 mg/dL.
Il valore di LDL calcolato si basa su alcune assunzioni per cui bisogna ricordare che:
Nonostante questi limiti il colesterolo LDL calcolato è ampiamente usato e il confronto con il colesterolo LDL determinato direttamente mostra una buona correlazione.
Se possibile la determinazione diretta, questa che però preferibile a quella indiretta (calcolata)
Colesterolo non HDL
Il colesterolo non-HDL è usato come stima delle particelle aterogeniche (VLDL + IDL + LDL) e correla bene con le apoB.
Si calcola facilmente sottraendo il colesterolo HDL al colesterolo totale.
Può fornire una migliore valutazione del rischio cardiovascolare rispetto al colesterolo LDL, soprattutto in presenza di ipertrigliceridemia, diabete, sindrome metabolica.
La nota 13 AIFA aggiunge: Per quanto riguarda i pazienti diabetici va considerato che in questa tipologia di pazienti le LDL sono impoverite in colesterolo e arricchite in trigliceridi; pertanto il dosaggio del colesterolo LDL non fornisce una adeguata informazione sul suo reale valore. In questi pazienti dovrebbe quindi essere considerato anche il dosaggio dell’ApoB. L’ApoB infatti è indicativo del numero di particelle circolanti dato che ogni particella di LDL contiene una molecola di ApoB. Il dosaggio dell’ApoB sarebbe utile anche nei soggetti con sindrome metabolica e nei pazienti con insufficienza renale cronica.
Le linee guida NICE 2014 raccomandano di utilizzare il colesterolo NON HDL al posto del colesterolo LDL.
Il livello desiderabile per il colesterolo non-HDL è <100 mg/dL (<2,6 mmol/L) in soggetti ad alto rischio e <130 mg/dL (<3,4 mmol/L) nei soggetti a basso rischio (circa 30 mg/dl in più rispetto ai target considerati validi per le LDL). Questi target non sono però supportati da evidenze scientifiche di alto livello
ApoB
ApoB e la più importante apolipoproteina della famiglia delle lipoproteine arerogeniche VLDL, LDL, IDL, LDL.
La concentrazione di ApoB è una buona stima del numero di queste particelle nel plasma. Ciò potrebbe essere particolarmente importante Nel caso di alte concentrazioni di LDL piccole e dense.
In molti studi prospettici l’ApoB ha dimostrato di essere equivalente al colesterolo LDL nella predizione del rischio cardiovascolare.
Il maggior svantaggio dell’ApoB sta nel fatto che essa non è inclusa in nessun algoritmo per il calcolo del rischio cardiovascolare globale e non è mai stata considerata come target terapeutico negli studi controllati.
Il livello desiderabile é stato fissato in <0.8 g/L nei soggetti ad alto rischio e <0.07 g/L nei soggetti a rischio molto alto
ApoA1
La apolipoproteina A1 (ApoA1) è la maggiore proteina delle HDL e fornisce una buona stima della concentrazione di HDL.
Ogni particella HDL può inglobare più molecole ApoA1.
Livelli plasmatici di ApoA1 minori di 120 mg/dL per gli uomini e minore di 140 mg/dL per le donne corrispondono a ciò che viene considerato un basso livello di HDL.
Lipoproteina (a)
La Lipoproteina (a) – Lp(a) si è dimostrata in diversi studi un marker addizionale di rischio cardiovascolare. Ha proprietà comuni alle LDL ma contiene una proteina particolare, apolipoproteina (a), strutturalmente differente dalle altre lipoproteine. Livello plasmatico di Lp(a) è per gran parte determinato geneticamente.
La determinazione di Lp(a) non è raccomandata per lo screening nella popolazione generale. La determinazione di Lp(a) dovrebbe essere considerata in pazienti con alto rischio cardiovascolare o importante familiarità per consentire un’ulteriore stratificazione del livello di rischio ai fini di meglio stabilire l’intensità dell’intervento preventivo.
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