Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Feb 04, 2015 Cardiotool Per i pazienti, Prevenzione Secondaria (PZ) 0
Il tuo medico, che conosce bene la situazione clinica, è in grado di indicarti i tempi del recupero, i controlli clinici da effettuare, i farmaci e la dieta da seguire, suggerendo anche un programma di attività fisica da incrementare gradualmente, da proseguire a domicilio.
I tempi della ripresa del lavoro devono essere concordati con il medico di famiglia e con il cardiologo e dipenderanno dalle dimensioni dell’infarto e dal tipo di lavoro svolto.
Se il lavoro non è particolarmente impegnativo dal punto di vista fisico, può essere ripreso dopo quattro, cinque settimane dall’infarto acuto.
Attività lavorative che comportino invece un intenso sforzo muscolare, o livelli di stress particolarmente elevati, dovrebbero essere riprese più tardivamente.
È possibile riprendere con gradualità un’attività fisica regolare. In molti casi si può riprendere anche un’attività sportiva non agonistica, ma solo dopo un’attenta consultazione con il cardiologo. Sono comunque da evitare alcuni tipi di sport, anche se praticati a livello amatoriale, quali il tennis, pesistica, calcio. Sono invece raccomandati il nuoto, la bicicletta in piano, lunghe passeggiate.
Si può riprendere gradualmente a guidare l’auto, ma nelle prime settimane è consigliabile evitare lunghi viaggi o situazioni di stress da traffico.
Nessuna controindicazione ad una tranquilla vacanza. Cerca di programmare viaggi in condizioni confortevoli e, in caso di lunghi viaggi in auto, programmare un numero adeguato di soste. Attenzione a non incorrere in trasferte in località prive di assistenza sanitaria e ricordati di portare sempre con te i farmaci, la lettera di dimissione e l’ultimo elettrocardiogramma.
Si, sempre che prendere l’aereo non crei paura e tensione per il volo.
Si può andare in montagna ma è consigliabile non superare i 1500 metri di altitudine. L’unico accorgimento è quello di misurare la pressione arteriosa perché potrebbe alzarsi. Se ci si reca in luoghi oltre i 1500 metri di altitudine occorre prestare attenzione perché possono comparire sintomi respiratori e la fatica è maggiore, specie se non si è allenati. In ogni caso consulta il tuo medico prima di partire.
Si, certo basta evitare le lunghe esposizioni al sole soprattutto durante le ore più calde e curare l’idratazione bevendo acqua e spremute di frutta. Il bagno in mare è permesso, dopo qualche settimana dalla dimissione ospedaliera, ma cercate di effettuare un graduale ingresso in acqua, evitando le immersioni e la pesca subacquea, fin quando il medico non lo consente.
Non ci sono problemi a riprendere l’attività sessuale dopo un infarto, ma è necessario farlo con gradualità e buon senso. L’attività sessuale, con il partner abituale, può essere iniziata pochi giorni dopo il ritorno a casa. In caso di dubbi o perplessità, è consigliabile parlarne con il proprio medico.
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