Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Feb 28, 2015 Gaetano D'Ambrosio Novità Cardiopatia Ischemica, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Secondaria 0
Un recente studio danese ha evidenziato che l’impiego di FANS nei pazienti in terapia antitrombotica dopo un infarto, aumenta il rischio di sanguinamento e di eventi cardiovascolari. Infartuati. Il trial, pubblicato su JAMA, ha analizzato i dati di oltre 60.000 soggetti, con pregresso infarto del miocardio, compresi in un database amministrativo nazionale, seguiti per un periodo mediano di 3.5 anni. Nello studio Association of NSAID use with risk of bleeding and cardiovascular events in patients receiving antithrombotic therapy after myocardial infarction, il 34% dei soggetti avevano ricevuto almeno una prescrizione di FANS.
L’incidenza di sanguinamenti maggiori, che hanno comportato il ricovero, é stata 4.2 per 100 persone-anno (IC 95% 3,8-4,6) nei soggetti che avevano assunto FANS e del 2.2 per 100 persone-anno (IC 95% 1.81-2.26) nei soggetti non trattati. Dopo aggiustamento per molteplici variabili basali, si poteva stimare che il rischio di sanguinanti fosse più che raddoppiato nei pazienti sottoposti a FANS (Hazard Ratio 2.02, IC 95% 1.81-2.26).
L’incidenza di eventi cardiovascolari é stata di 11.2 per 100 persone-hanno (IC 95% 10.5-11.9) nei pazienti trattati con FANS e di 8.3 per 100 persone-anno (IC 95% 8.2-8.4) nei non trattati. Il rischio relativo attribuibile alla esposizione ai FANS é risultato di circa 1,5 (hazard ratio 1.4, IC 95% 1.30-1.49).
L’aumento del rischio di sanguinamento e di eventi cardiovascolari é risultato indipendente dal tipo di FANS utilizzato (inibitore selettivo della COX-2 o inibitori non selettivo delle COX) e dalla durata di esposizione al FANS (gli eventi si sono verificati anche per trattamenti di pochi giorni).
I pazienti con pregresso infarto del miocardio sono pressoché invariabilmente sottoposti a terapia antitrombotica. inoltre, sono spesso anziani, affetti da patologia osteoarticolare per la quale é spesso richiesto un trattamento analgesico e/o antinfiammatorio.
Lo studio documenta e quantifica un profilo di rischio nell’utilizzo dei FANS in questi pazienti e risulta di particolare interesse per il Medico di Medicina Generale chiamato spesso ad affrontare le notevoli difficoltà correlate alla gestione di complesse politerapie in soggetti con età avanzata e molteplici patologie concomitanti.
Fonte:
Association of NSAID use with risk of bleeding and cardiovascular events in patients receiving antithrombotic therapy after myocardial infarction. JAMA. 2015 Feb 24;313(8):805-14. doi: 10.1001/jama.2015.0809
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