Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Feb 04, 2015 Redazione Novità dalla ricerca, Novità Prevenzione Primaria 0
La campagna informativa “ACT Fast”, per agire in fretta nel riconoscere i sintomi dell’ictus, ha salvato 4 mila persone in Inghilterra. Il Sistema sanitario inglese (Nhs –National health sistem), che ha sostenuto l’iniziativa, ritiene che oltre 10 mila casi di ictus potrebbero essere evitati ogni anno se fossero riconosciuti i segni di un attacco ischemico.
La campagna precedente, lanciata nel 2009, ha permesso di curare più di 38.600 persone che, riconoscendo i cenni clinici, hanno raggiunto l’ospedale (stroke unit) in tempo utile per scongiurare danni maggiori, disabilità e morte.
La letteratura scientifica concorda sul fatto che se entro tre ore dalla comparsa dei sintomi il paziente è preso in carico in una struttura specializzata si ottengono risultati migliori. Tuttavia, secondo una nuova ricerca, solo il 45% delle persone chiamerebbe soccorso nel caso si sperimentassero i sintomi di un mini- ictus, noto come attacco ischemico transitorio (Tia), che ha gli stessi sintomi di un attacco più grave, ma per un tempo più breve. Eppure sarebbe importante rivolgersi a un pronto soccorso anche per un mini – ictus perchè un caso di Tia su cinque può portare a un attacco ischemico grave nel giro di qualche giorno.
A marzo partirà in Inghilterra una nuova campagna informativa su TV, radio e online per invitare la gente a rivolgersi al pronto soccorso nel caso si presentasse, anche per un periodo breve, uno dei seguenti sintomi:
Altri sintomi di ictus e di mini – ictus possono includere:
L’Inghilterra punta sull’informazione di ACT fast. In Italia, quali iniziative sono in corso per prevenire i danni dell’ictus?
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