Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Feb 19, 2015 Gaetano D'Ambrosio Aritmie (FA), Novità Aritmie, Novità dalla ricerca, Novità Homepage 0
Il comitato di valutazione del rischio per la farmacovigilanza dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha emesso un comunicato con il quale richiama l’attenzione sul rischio di prolungamento del tratto QT e di torsione di punta indotto dall’idrossizina.
Il farmaco é un antistaminico approvato in Italia per il trattamento a breve termine degli stati ansiosi e per le dermatiti allergiche accompagnate da prurito. E’ talora utilizzato come sintomatico nel trattamento del prurito senza causa evidente.
Come riportato anche nel sito dall’Agenzia italiana del farmaco, l’Ema raccomanda di non superare la dose di 100 mg negli adulti (50 mg negli anziani se l’uso non può essere evitato) e i 2 mg/kg di peso corporeo nei bambini di peso superiore a 40 Kg.
L’EMA ricorda inoltre che bisogna evitare l’utilizzo di idrossizina in associazione ad altri farmaci che aumentano il rischio del prolungamento del QT, che esercitano un effetto bradicardizzante o riducono la potassiemia e, in generale, in tutti i pazienti con fattori di rischio per aritmie.
Approfondimenti
Sull’importante problematica del rapporto tra farmaci e QT consigliamo la lettura di:
Prolungamento dell’intervallo QT indotto da farmaci
Sindrome familiare del QT lungo
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