Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mar 18, 2015 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Dislipidemie, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria, Novità Prevenzione Secondaria Commenti disabilitati su Dislipidemie: evolocumab riduce colesterolo LDL del 60%
Per ridurre il colesterolo LDL, le statine, anche se molto efficaci, non sono sempre in grado di raggiungere i target terapeutici richiesti per i pazienti a rischio più elevato. Nuove molecole in sperimentazione agiscono con meccanismi diversi rispetto alla classica inibizione della idrsossimetilglutaril-CoA reduttasi delle statine. L’evolocumab é un anticorpo monoclonali che inibisce la PCSK9 (proproteina convertasi subtilisina/kexina di tipo 9) proteina che inibisce la sintesi di recettori LDL negli epatociti. Il blocco della PCSK9 fa aumentare l’espressione dei recettori che, sequestrando il colesterolo LDL dal sangue, svolgono un’azione ipolipemizzante.
Studi precedenti avevano dimostrato la capacità dell’ecolocumb, in aggiunta alla terapia convenzionale, di determinare una riduzione del 60% del colesterolo LDL.
L’articolo Efficacy and Safety of Evolocumab in Reducing Lipids and Cardiovascular Events recentemente pubblicato sul New England Journal of Medicine riporta i risultati di due studi (OSLER-1 e OSLER-2) che hanno valutato efficacia e tollerabilità del farmaco a lungo termine in pazienti già inclusi in studi di fase 2 o fase 3.
Sono stati arruolati 4.465 pazienti randomizzati a ricevere evolocumab (150 mg ogni 2 settimane o 420 mg ogni 4 settimane) o placebo in aggiunta alla terapia convenzionale. I pazienti sono stati seguiti con un follow-up medio di 11.1 mesi con l’obiettivo di verificare i livelli lipidici, l’eventuale comparsa di effetti avversi e l’incidenza di eventi cardiovascolari (morte, infarto miocardico, angina instabile, rivascolarizzazione cardiaco, ictus, TIA, scompenso cardiaco).
Combinando i risultati dei due studi si é potuto documentare una riduzione del colesterolo LDL del 61% (da una mediana di 120 mg/dl a 48 mg/dl). L’incidenza di eventi avversi é risultata simile nel gruppo trattato e nel gruppo di controllo con un eccesso solo di eventi neurocognitivi. L’incidenza di eventi cardiovascolari ad un anno é risultata del 2.18% nel gruppo placebo e dello 0.95% nel gruppo trattato (HR 0,47, IC 95% 0.28 – 0.78). L’utilità clinica a lungo termine di questo anticorpo monoclonale richiede l’impiego di studi disegnati appositamente, ma sono incoraggianti i risultati attuali.
Fonte:
Efficacy and Safety of Evolocumab in Reducing Lipids and Cardiovascular Events. New England Journal of Medicine 2015. Published on-line on March 15, 2015
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