Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mar 23, 2015 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Dislipidemie, Novità Homepage Commenti disabilitati su Nei pazienti resistenti alle statine l’ateroma cresce rapidamente
E’ noto che la riduzione delle LDL indotta dalle statine si associa ad un rallentamento del processo arteriosclerotico. Gli autori di questo lavoro hanno valutato quanto questo effetto sia correlato alla risposta alla terapia in termini di riduzione delle LDL.
Sono stati studiati 657 pazienti, con coronaropatia documentata ed in trattamento con statine, sottoposti ad ecografia intravascolare ripetuta con un follow-up compreso tra 18 e 24 mesi. Sono stati definiti come “non responders” i soggetti nei quali al terapia determinava una riduzione del colesterolo LDL inferiore al 15%. Un quinto dei pazienti trattati hanno mostrato una scarsa risposta alla terapia ed in essi si é osservato un incremento del volume percentuale dell’ateroma del 0.83% contro una riduzione del 0.21% osservata nei responders.
Gli autori concludono affermando l’importanza del monitoraggio del colesterolo LDL per valutare la risposta alla terapia. La sottolineatura acquista particolare importanza se si considera che le ultime linee guida americane 2013 ACC/AHA sul trattamento dall’ipercolesterolemia aboliscono il concetto di target terapeutico e suggeriscono semplicemente di trattare con statine a moderata o alta intensità in funzione del livello basale di rischio del paziente.
Questo atteggiamento, in realtà tuttora non recepito dalle linee guida europee e dalla nota 13 Aifa , potrebbe spingere i clinici a prescrivere senza adeguatamente monitorare il risultato della terapia. Al contrario, sulla scorta anche dei risultati di questo studio, i pazienti non risponders devono essere identificati perché é possibile intervenire intensificando gli sforzi sugli stili di vita, massimizzando il dosaggio della statina, utilizzando statine a più alta efficacia, associando altri farmaci come l’ezetimibe. C’é da augurarsi che nel prossimo futuro l’avvento di nuovi farmaci ipocolesterolemizzanti, caratterizzati da nuovi meccanismi di azione, possa costituire un significativo progresso nella terapia della arteriosclerosi.
Fonte:
Atheroma Progression in Hyporesponders to Statin Therapy. Arterioscler Thromb Vasc Biol. 2015 Feb 26. pii: ATVBAHA.114.304477
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati appartenenti al settore sanitario: si prega di accedere utilizzando il form sottostante, oppure di compilare il form di registrazione. Dopo la registrazione, oltre ad avere accesso a tutti i contenuti del portale, riceverai aggiornamenti utili alla pratica clinica. Se non si ricordano i dati di accesso, cliccare qui
Feb 12, 2020 0
Nov 20, 2019 Commenti disabilitati su Punteggi CAC molto alti sono associati ad un aumento del CV e della mortalità generale
Ago 29, 2019 Commenti disabilitati su Effetto della simvastatina-ezetimibe rispetto alla simvastatina in monoterapia dopo sindrome coronarica acuta tra i pazienti di età pari o superiore a 75 anni
Ago 22, 2019 Commenti disabilitati su Effetti della sospensione delle statine all’età di 75 anni in prevenzione primaria
Nov 07, 2020 Commenti disabilitati su Pneumopatia da COVID-19: il punto di vista del Medico Vascolare. “Position paper” patrocinato dalla SIDV e della SIMV
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Pazienti con diabete tipo 2 a maggior rischio di demenza vascolare rispetto ad altre demenze
Ott 08, 2020 Commenti disabilitati su Studio EMPEROR-Reduced: il vantaggio di Empagliflozin rimane stabile sopra Sacubitril/Valsartan
Mag 27, 2020 Commenti disabilitati su L’idrossiclorochina è inefficace e dannosa nella cura del COVID-19