Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mar 20, 2015 Giuliana Maria Giambuzzi Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Ipertensione Commenti disabilitati su Nel grande anziano dubbi sui valori di PA di riferimento
La diagnosi di ipertensione arteriosa nell’anziano, come nel giovane, deve essere posta sulla base di rilevazioni pressorie multiple eseguite in diverse occasioni.
I risultati del Trial HYVET , che ha confrontato il trattamento attivo con il placebo soggetti > 80 anni di età con valori di pressione arteriosa (PA) sistolica clinica ≥160 mmHg, ha dimostrato una significativa riduzione degli eventi cardiovascolari maggiori e della mortalità da tutte le cause riducendo la PA sistolica clinica a valori < 150 mmHg.
I vantaggi che la misurazione domiciliare della PA (HBPM) offre rispetto alla misurazione clinica sono notevoli (in particolare il livello predittivo di mortalità e morbilità cardiovascolare è superiore alla pressione clinica), tanto da raccomandare sempre di più il suo utilizzo sia per la diagnosi che per il follow-up dei pazienti ipertesi. Purtroppo i valori soglia di HBPM nella popolazione anziana non sono mai stati accuratamente studiati. In particolare, a differenza dei valori soglia di PA clinica, non sono state formulate particolari raccomandazioni a questo proposito.
Gli autori dello studio Home blood pressure profile in very elderly hypertensives: should we use the same thresholds as in younger patients? hanno puntato a determinare le caratteristiche della HBPM nei soggetti ipertesi molto anziani. Nel trial, 485 pazienti ipertesi trattati, di età ≥ 18 anni (età media, 70,8 [interquartile, 18]; 67,2% donne) sono stati sottoposti a monitoraggio domiciliare della pressione arteriosa.
Sono state quindi messe a confronto le caratteristiche delle due popolazioni di pazienti di età ≥ 80 e < 80 anni e la prevalenza dell’ipertensione non controllata in office e a domicilio, del fenomeno dell’ipertensione mattutina isolata, dell’ipertensione isolata serale, ipertensione isolata in ufficio, e dell’ipertensione mascherata.
Utilizzando i classici valori soglia i soggetti con età > 80 anni avevano livelli più elevati di pressione sistolica e valori più bassi di pressione diastolica a casa, una maggiore prevalenza di ipertensione non controllata a casa (68,5% vs 37,7%; P <.001), di ipertensione mascherata (30,6% vs 14,9%; P = .02) e di ipertensione mattutina isolata (19,4% vs 10,9%; P = .02) e una minore prevalenza di ipertensione da camice bianco (8,3% vs 18,8%; P = .01). Quando però, si utilizzano valori soglia diversi, aggiustati per età con il metodo dei percentili, queste differenze statistiche scompaiono, tranne che per l’ipertensione mattutina isolata.
Alla luce di questi dati dovremmo rivedere i valori soglia di trattamento per l’ipertensione arteriosa nel grande anziano? Per fare ciò sono necessari ulteriori studi prospettici in grado di far luce su questo argomento, nel frattempo per rilevare le fluttuazioni della PA tipiche del paziente anziano e verificare se la terapia è efficace continueremo ad utilizzare il monitoraggio ambulatoriale della PA (ABPM).
Fonte:
Jessica Barochiner, Lucas S. Aparicio, Paula E. Cuffaro, Carlos R. Galarza, Marcos J. Marín, José Alfie, Margarita S. Morales, Marcelo A. Rada, Gabriel D. Waisman. Home blood pressure profile in very elderly hypertensives: should we use the same thresholds as in younger patients?J Am Soc Hypertens. 2015 Jan 6. pii: S1933-1711(14)00919-X. doi: 10.1016/j.jash.2014.12.021.
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