Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mar 25, 2015 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Fibrillazione Atriale, Novità Homepage, Novità Terapia con VKA Commenti disabilitati su Rischio tromboembolico più alto con fibrillazione persistente rispetto a parossistica. ROCKET.AF trial
Può sembrare scontato ma gli studi di cui disponiamo sulla valutazione del rischio trombo-embolico dei pazienti con fibrillazione attirare (FA) hanno valutato l’influenza di diversi fattori di rischio senza tenere conto della modalità di manifestazione dell’aritmia. Lo score CHA2DS2Vasc infatti, considera vari fattori (età, genere, scompenso, ipertensione, diabete, pregressi eventi ischemici o trombo embolici, malattia vascolare) ma si applica indifferentemente ai pazienti con FA parossistica o persistente.
Gli autori del lavoro Higher risk of death and stroke in patients with persistent vs. paroxysmal atrial fibrillation: results from the ROCKET-AF Trial, recentemente pubblicato sullo European Heart Journal, hanno voluto valutare se la differente modalità di presentazione della FA comporta un diverso profilo di rischio e determina esiti diversi nei pazienti trattati con warfarin o con rivaroxaban.
E’ stata effettuata una analisi post hoc sui 14.264 pazienti inclusi nell trial ROCKET.AF, disegnato per confrontare l’efficacia di rivaroxaban e warfarin, suddividendoli in funzione della tipologia della FA, persistente (11548 casi, 82%) o parossistica (2514 casi, 18%), in condizioni basali.
Nei pazienti con FA persistente si é verificata una maggiore incidenza di ictus o di embolia sistemica (2.18 eventi contro 1.73 per 100 pazienti-anno, P=0.048) ed una maggiore mortalità per tutte le cause (4.78 contro 3.52, P = 0.006). La frequenza dei sanguinamenti maggiori é risultata simile (83.55 contro 3.31, P = 0.77). La frequenza di ictus o embolia sistemica in entrambi i tipi di FA non é risultata significativamente diversa nei pazienti trattati con rivaroxaban o con warfarin.
I pazienti con FA persistente, quindi, sono a più alto rischio di eventi tromboembolici o di decesso rispetto ai pazienti con FA parossistica e lo rimangono anche dopo trattamento anticoagulante.
Eur Heart J. 2015 Feb 1;36(5):288-96. doi: 10.1093/eurheartj/ehu359. Epub 2014 Sep 10.
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