Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Apr 17, 2015 Chiara Civitelli Novità Cardiopatia Ischemica, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Pericardite, Novità Prevenzione Secondaria Commenti disabilitati su I FANS raddoppiano l’incidenza di emorragia nel post infarto
Uno studio danese ha indagato l’associazione tra l’utilizzo di antinfiammatori non steroidei (FANS) e l’aumento del rischio emorragico e del rischio di nuovi eventi cardiovascolari in pazienti in terapia antiaggregante/anticoagulante in seguito a infarto miocardico acuto (IMA).
Tramite l’impiego di un registro nazionale, relativo agli anni 2002-2011, sono stati ottenuti i dati su una popolazione di 61.971 soggetti (età media 67,7 anni; 63% uomini) colpiti da un primo episodio di infarto acuto del miocardio (IMA). A seguito dell’evento acuto, i pazienti erano quindi sottoposti a trattamento con Aspirina e/o clopidogrel e/o anticoagulanti orali. Il registro ha fornito inoltre dati relativi all’impiego eventuale di FANS in concomitanza alla terapia antiaggregante/anticoagulante.
Gli outcome analizzati dagli autori dello studio Association of NSAID use with risk of bleeding and cardiovascular events in patients receiving antithrombotic therapy after myocardial infarction sono stati gli eventi emorragici che abbiano richiesto l’ospedalizzazione e l’outcome composito di morte per evento cardiovascolare, recidiva di IMA non fatale e ictus.
Dai risultati è emerso che il 34% della popolazione studiata aveva ricevuto almeno una prescrizione di FANS. Durante il periodo di follow-up (media di 3,5 anni) si sono registrate 18.105 (29,2%) morti, 5.288 eventi emorragici (8,5%) e 18.586 (30%) eventi cardiovascolari.
Tra i soggetti che hanno assunto FANS il tasso d’incidenza di eventi emorragici è risultato di 4,2 eventi per 100 anni-persona, mentre nella popolazione che non ha assunto FANS il tasso si è attestato sui 2,2 eventi per 100 anni-persona. Il confronto tra i due dati ha mostrato quindi un aumento del rischio emorragico nella popolazione che aveva assunto FANS (HR 2,02; IC 95% 1,81-2,26).
Per quanto riguarda il tasso d’incidenza di eventi cardiovascolari, nella popolazione FANS è risultato essere di 11,2 eventi per 100 anni-persona, mentre nella popolazione che non ha assunto FANS è risultato essere di 8,3 eventi per 100 anni-persona; anche da questo confronto è emerso un rischio aumentato di eventi cardiovascolari tra i soggetti che avevano assunto FANS (HR 1,40; IC 95% 1,30-1,49).
L’aumento del rischio emorragico e cardiovascolare nei soggetti che utilizzavano FANS è risultato essere indipendente dal tipo di farmaco impiegato, dal trattamento antitrombotico seguito e dalla durata della terapia con FANS.
I dati dello studio consigliano di procedere con grande cautela nella prescrizione di FANS, anche e soprattutto nei soggetti sottoposti a terapia antiaggregante dopo infarto del miocardio. Data l’elevata frequenza di “autoprescrizione” di tale classe di farmaci da parte di molti pazienti, il Mmg ha il compito di informare i propri assistiti riguardo ai rischi connessi a tali farmaci, soprattutto nelle popolazioni più a rischio (es. soggetti in terapia antiaggregante post-IMA, soggetti con insufficienza renale, etc.).
Fonte:
Association of NSAID use with risk of bleeding and cardiovascular events in patients receiving antithrombotic therapy after myocardial infarction Schjerning Olsen AM, Gislason GH, McGettigan P, Fosbøl E, Sørensen R, Hansen ML, Køber L, Torp-Pedersen C, Lamberts M.JAMA. 2015 Feb 24;313(8):805-14
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