Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Apr 30, 2015 Chiara Civitelli Dispositivi, Dispositivi Fibrillazione atriale, Dispositivi Ictus Tia, Novità dalla ricerca, Novità Fibrillazione Atriale, Novità Homepage, Novità Ictus Tia Commenti disabilitati su Ictus criptogenetico o fibrillazione occulta: serve monitoraggio
Circa il 30 per cento di ictus o TIA viene ancora classificato come criptogenetico al momento della dimissione ospedaliera. La mancata identificazione del meccanismo patogenetico dell’evento rende più difficile la scelta del trattamento migliore per la prevenzione di nuovi ictus/TIA.
Gli autori dello studio Predictors of Finding Occult Atrial Fibrillation After Cryptogenic Stroke hanno voluto indagare l’eventuale esistenza di fattori predittivi (clinici, ecocardiografici e radiografici) di fibrillazione atriale (FA) parossistica occulta in soggetti colpiti da ictus o TIA classificati in prima istanza come eventi criptogenetici. Lo studio ha coinvolto una coorte di 227 pazienti (179 ictus e 48 TIA) sottoposti a monitoraggio telemetrico cardiaco domiciliare per 28 giorni dopo la dimissione.
Il monitoraggio ha permesso di riscontrare episodi di FA in 31 pazienti (14% della popolazione). Gli unici fattori predittivi indipendenti per FA sono risultati l’età >60 anni (OR 3,7; IC 95% 1,3-11) e precedenti infarti corticali o cerebellari documentati tramite imaging (OR 3,0; IC95% 1,2-7,6). Episodi di FA sono stati registrati nel 33% dei pazienti che presentavano entrambe i fattori e solo nel 4% dei pazienti che non presentavano nessuna delle due caratteristiche.
Può stupire il fatto che altri fattori quali il punteggio CHA2DS2-VASc o le caratteristiche ecocardiografiche (es. volume atrio sinistro) non siano risultate correlate alla presenza di parossismi di FA, ma questo potrebbe essere legato alla ridotta numerosità del campione e alla brevità del monitoraggio telemetrico (28 giorni).
Nel caso di eventi ischemici, l’obiettivo dovrebbe essere quello di individuare il meccanismo patogenetico sottostante, riducendo al minino le forme criptogenetiche. Per questo motivo, il monitoraggio cardiaco prolungato oltre il periodo di degenza sembra rivestire un ruolo fondamentale, anche se serve ancora una miglior definizione dei tempi e dei modi di esecuzione (a chi? Holter cardiaco o loop recorder? Per quanto tempo?etc.).
Fonte: Predictors of Finding Occult Atrial Fibrillation After Cryptogenic Stroke Favilla CG, Ingala E, Jara J, Fessler E, Cucchiara B, Messé SR, Mullen MT, Prasad A, Siegler J, Hutchinson MD, Kasner SE Stroke 2015 Apr 7.
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