Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Apr 11, 2015 Giuliana Maria Giambuzzi Novità dalla ricerca, Novità Diabete, Novità Dislipidemie, Novità Homepage, Novità Obesità, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su L’uso di statine riduce il rischio di demenza negli anziani
Lo studio Statin use reduces the risk of dementia in elderly patients: a nationwide data survey and propensity analysis ha esaminare l’associazione tra utilizzo di statine e nuove diagnosi di demenza nella popolazione anziana.
Negli ultimi anni, sono stati valutati diversi fattori di rischio associati alla demenza. Vari studi identificano la patologia cerebrovascolare come causa della malattia. I principali fattori di rischio cardiovascolari come ipertensione, dislipidemia, diabete e obesità potrebbero quindi svolgere un ruolo importante nella patogenesi della demenza.
Alcuni studi longitudinali hanno confermato una significativa associazione tra ipertensione, diabete mellito, sindrome metabolica e demenza. Di contro, altri studi che hanno valutato il legame tra ipercolesterolemia, fibrillazione atriale, fumo e demenza hanno dato risultati contrastanti.
La relazione tra ipercolesterolemia e demenza varia a seconda dell’età. Il colesterolo nei soggetti di mezza età sembra essere un fattore di rischio per la demenza, ma questa relazione positiva non viene confermata in tarda età.
Nello studio Statin use reduces the risk of dementia in elderly patients: a nationwide data survey and propensity analysis è stato analizzato un campione casuale di un milione di soggetti dall’anno 1997 al 2008.
Dalla revisione dei dati ambulatoriali e ospedalieri, sono stati selezionati 57.669 soggetti > 65 anni di età con anamnesi negativa per demenza tra il 1997 e il 1998. Tutti i soggetti sono stati monitorati per circa 12 anni di follow-up. Ogni soggetto del gruppo in trattamento con statine (2.003 pazienti) è stato appaiato per propensity score relativo alle caratteristiche basali ad un soggetto non trattato (2.003 pazienti).
Dagli hazard ratio aggiustati per demenza è emersa una correlazione inversa statisticamente significativa tra il dosaggio totale o giornaliero equivalente di statina e il rischio di malattia (dose totale accumulata: HR 0,829, 0,720 e 0,385 dal T1 al T3 vs controllo, P <0,001 per tendenza; dose media giornaliera: HR 0,667 , 0,798 e 0,503 dal T1 al T3 vs controllo, P <0,001). Anche dopo aggiustamento per il propensity score, i risultati rimanevano invariati.
Indipendente dei fattori di rischio tradizionali, c’è stata una diminuzione dei casi di nuova diagnosi di demenza nei pazienti anziani che avevano ricevuto una dose elevata o totale giornaliera di statine. Le statine più potenti (ad esempio atorvastatina e rosuvastatina) sembravano essere particolarmente efficaci nella prevenzione della demenza. Un motivo in più per trattare prontamente i pazienti con dislipidemia.
Fonte:
Statin use reduces the risk of dementia in elderly patients: a nationwide data survey and propensity analysis. Wu CK, Yang YH, Lin TT, Tsai CT, Hwang JJ, Lin JL, Chen PC, Chiang FT, Lin LY.J Intern Med. 2015 Mar;277(3):343-52. doi: 10.1111/joim.12262. Epub 2014 May 21.
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