Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Apr 10, 2015 Giuliana Maria Giambuzzi Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Soffio cardiaco Commenti disabilitati su TAVI o SAVR: due tecniche a confronto per sostituire la valvola aortica
Attualmente, il trattamento della stenosi valvolare aortica può avvalersi, in casi selezionati della procedura di impianto di protesi cardiaca per via trans-catetere: TAVI dall’acronimo inglese per Transcatheter aortic valve implantation.
L’incidenza di micro-infarti cerebrali è più alta dopo l’impianto transcatetere della valvola aortica (TAVI) rispetto alla sostituzione valvolare aortica chirurgica (SAVR).
Non è noto se queste lesioni persistano e quale sia l’impatto di questi micro-infarti sullo stato di salute e sulla qualità della vita.
L’obiettivo dello studio Consequence of Cerebral Embolism After Transcatheter Aortic Valve Implantation Compared With Contemporary Surgical Aortic Valve Replacement è stato quello di identificare i fattori predittori di micro-infarti cerebrali e di misurare il loro effetto sullo stato di salute e sulla qualità della vita a 6 mesi dopo TAVI rispetto SAVR.
Per fare ciò è stata eseguita una risonanza magnetica (RMN) cerebrale con immagini pesate in diffusione al basale e a 6 mesi dall’esecuzione delle suddette procedure. L’impatto sullo stato di salute e sulla qualità di vita è stato misurato al basale, a 30 giorni e a 6 mesi attraverso la somministrazione di due questionari: lo Short Form-12 e l’EuroQol 5D.
Sono stati considerati un centinaio di pazienti (TAVI, n = 71; SAVR, n = 40).
L’incidenza di nuovi micro-infarti erano superiori dopo TAVI rispetto alla SAVR (54 [77%] vs 17 [43%]; P = 0.001) e il numero (3,4 ± 4,9 vs 1,2 ± 1,8; P = 0.001) . Il volume dell’area che aveva subito micro-infarto era più piccola nei pazienti sottoposti a TAVI rispetto a quelli sottoposti a SAVR (0,23 ± 0,24 vs 0,76 ± 1.8 mL; P = 0,04).
Le copatologie associate più frequentemente allo sviluppo di micro-infarto erano: l’aterosclerosi aortica nei pazienti TAVI e il concomitante impianto di bypass aortocoronarico nei pazienti SAVR.
Un miglioramento del punteggio relativo alle performance fisiche si è verificato dopo 30 giorni (32,1 ± 6,6 vs 38,9 ± 7,0; P <0.0001) e 6 mesi (40,4 ± 9,3; P <0.0001) nei pazienti TAVI, mentre il recupero è stato più lento nei pazienti sottoposti a SAVR (basale: 34.9 ± 10.6; 30 giorni: 35.9 ± 10.2, 6 mesi: 42.8 ± 11.2; p <0,001).
Dopo TAVI, non vi erano differenze nei punteggi di outcome di salute misurati attraverso questionario Short Form-12.
L’incidenza di micro-infarti cerebrali è maggiore dopo TAVI rispetto a SAVR ma questi non sembrano avere alcun effetto negativo a breve (30 giorni) e medio termine (6 mesi) sullo stato di salute e sulla qualità di vita dei pazienti.
Aterosclerosi aortica (per i pazienti sottoposti a TAVI) e concomitante bypass coronarico (per i soggetti sottoposti a SAVR) si sono dimostrati essere fattori di rischio indipendenti per lo sviluppo di micro-infarti cerebrali.
E’ importante ricordare che la TAVI è indicata, per ora, solo in pazienti con elevato rischio operatorio o con gravi comorbidità poiché non sono ancora noti i risultati a distanza dall’impianto.
Fonte:
Consequence of Cerebral Embolism After Transcatheter Aortic Valve Implantation Compared With Contemporary Surgical Aortic Valve Replacement.Uddin A, Fairbairn TA, Djoukhader IK, Igra M, Kidambi A, Motwani M, Herzog B, Ripley DP, Musa TA, Goddard AJ, Blackman DJ, Plein S,Greenwood JP. Circ Cardiovasc Interv. 2015 Mar;8(3). pii: e001913. doi: 10.1161/CIRCINTERVENTIONS.114.001913.
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