Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mag 18, 2015 Giuliana Maria Giambuzzi Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Scompenso cardiaco Commenti disabilitati su Attività quotidiane e prognosi nello scompenso cardiaco
Le patologie croniche si associano spesso a disabilità funzionale e compromissione della qualità della vita. Non é noto però se, e in quale misura, la disabilità funzionale, come ad esempio nello scompenso cardiaco, correla con la prognosi della malattia.
Gli autori dello studio Activities of Daily Living and Outcomes in Heart Failure hanno analizzato la prevalenza di disabilità funzionale nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca (IC) e la sua associazione con gli outcomes clinici. Per fare ciò, dal settembre 2003 al gennaio 2012, i ricercatori hanno arruolato 1.128 pazienti con IC del Minnesota (età media: 74,7 anni, 49,2% donne) e li hanno seguiti fino al dicembre 2012.
Le difficoltà relative alle attività della vita quotidiana (ADL) sono state valutate mediante un questionario (indice di Barthel). I pazienti sono stati suddivisi in 3 categorie in base alla difficoltà nelle ADL: nessuna/ minima, moderata e grave.
Il 59,4% dei soggetti analizzati ha manifestato difficoltà all’esecuzione di una o più ADL al momento dell’arruolamento: 272 soggetti (24,1%) presentavano difficoltà moderata e 146 soggetti (12,9%) riscontravano difficoltà grave.
Dopo un follow-up medio di 3,2 anni, 614 pazienti (54,4%) erano deceduti. La mortalità aumentava in relazione al grado di compromissione delle ADL; in particolare i soggetti che presentavano difficoltà di grado moderato e grave presentavano un rischio aumentato di ospedalizzazione per cause non cardiovascolari e di morte per tutte le cause se confrontati con difficoltà minime o assenti (Hazard Ratio rispettivamente 1.49, 2.26).
In una successiva valutazione, il 17,7% dei sopravvissuti ha riportato una maggiore difficoltà alle ADL ed i pazienti con difficoltà stabilmente gravi o in peggioramento avevano un aumentato rischio di morte e di ospedalizzazione (Hazard Ratio 2.10).
In conclusione, le disabilità funzionali sono comuni nei pazienti con insufficienza cardiaca, possono progredire nel corso del tempo e sono associate a prognosi sfavorevole. La valutazione periodica delle difficoltà nel svolgere le ADL (Indice di Barthel ) nei pazienti con IC potrebbe essere un utile strumento per monitorare la progressione della malattia.
Fonte:
Activities of Daily Living and Outcomes in Heart Failure. Shannon M. Dunlay, Sheila M. Manemann, Alanna M. Chamberlain, Andrea L. Cheville, Ruoxiang Jiang, Susan A. Weston and Véronique L. Roger. Circulation: Heart Failure. 2015; 8: 261-267 Published online before print February 25, 2015, doi: 10.1161/CIRCHEARTFAILURE.114.001542
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