Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mag 30, 2015 Chiara Civitelli Novità Cardiopatia Ischemica, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Secondaria Commenti disabilitati su Doppia terapia antiaggregante: più di 12 mesi?
Una meta-analisi di studi randomizzati controllati ha cercato di dare una risposta sulla durata della terapia antiaggregante in pazienti che hanno avuto uno stent medicato.
Su un totale di 10 studi analizzati (32.287 pazienti), 7 hanno confrontato il regime della duplice terapia antiaggregante (DAPT) a breve temine (< 12 mesi) con il regime standard di 12 mesi. I restanti 3 studi hanno esteso il regime DAPT per un periodo superiore ai 12 mesi. Gli outcome principali erano la mortalità cardiovascolare, l’infarto miocardico, la trombosi dello stent, i sanguinamenti maggiori e la mortalità per tutte le cause.
I risultati mostrano una riduzione significativa dei sanguinamenti maggiori con terapia a breve temine rispetto a quella standard (OR 0,58; IC 95% 0,36-0,92; p=0,02), senza differenze significative per quanto riguarda gli eventi ischemici/trombotici. Il regime DAPT esteso rispetto allo standard si associa a riduzione significativa di infarto miocardico (OR 0,53%; IC95% 0,42-0,66; p<0,001) e trombosi di stent (OR 0,33; IC 95% 0,21-0,51; p< 0,001), ma anche ad un aumento dei sanguinamenti (OR 1,62; IC 95% 1,26-2,09; p<0,001) e della mortalità per cause non cardiache(OR 1,30; IC 95% 1,02-1,66; p=0,03).
In assenza di una netta superiorità di un regime DAPT rispetto a un altro, la scelta della durata della terapia antiaggregante da adottare dopo intervento di rivascolarizzazione con stent medicati, oltre a basarsi sulle indicazioni delle linee guida specifiche, dovrebbe tenere conto delle caratteristiche del paziente, in particolare del bilancio rischio trombotico/rischio emorragico.
Fonte:
Optimal duration of dual antiplatelet therapy after percutaneous coronary intervention with drug eluting stents: meta-analysis of randomised controlled trials Navarese EP, Andreotti F, Schulze V, Kołodziejczak M, Buffon A, Brouwer M, Costa F, Kowalewski M, Parati G, Lip GY, Kelm M, Valgimigli M. BMJ. 2015 Apr 16;350. Full Text
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