Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mag 18, 2015 Redazione Farmaci, Farmaci Ipertensione 0
“Le linee guida analizzando numerosi trials randomizzati che hanno confrontato tra loro le diverse classi farmacologiche, hanno concluso che i principali benefici dati dalla terapia dipendevano dalla riduzione dei valori pressori indipendentemente dal tipo di farmaco utilizzato.”
Le Linee Guida ESH 2013 nella scelta terapeutica includono 5 classi di farmaci:
Altri farmaci:
Gli alfa-bloccanti non sono farmaci di prima scelta nell’ Ipertensione Essenziale.
Indicazioni:
Antialdosteronici indicazioni:
La scelta nell’ambito delle diverse classi di farmaci può essere fatta tenendo conto di eventuali particolari condizioni cliniche (LG ESH 2013).
Classi di farmaci | Esempi | Dose (Somm./die) |
Altre indicazioni | Controindicazioni relative | Controindicazioni assolute |
Diuretici Tiazidici |
Idroclorotiazide Clortalidone |
6,25-50 mg (1-2)25-50 mg (1) | Diabete, dislipidemia, iperuricemia, ipokaliemia, ipercalcemia. | Gotta | |
Diuretici dell’ ansa |
Furosemide Acido etacrinico |
40-80 mg (2-3) 50-100 mg (2-3) |
Insuff. Cardiaca congestizia dovuta a disfunzione sistolica, insuff. renale |
Diabete, dislipidemia, iperuricemia, ipokaliemia, ipercalcemia. | Gotta |
Antagonisti dell’ aldosterone |
Spironolattone Eplerenone |
25-100 mg (1-2) 50-100 mg (1-2) |
Insuff. Cardiaca congestizia dovuta a disfunzione sistolica, aldosteronismo primario |
Insuff. Renale acuta o severa (eGRF< 30 ml/mim), iperkaliemia |
|
Diuretici risparmiatori di potassio |
Amiloride Triamterene |
5-10 mg (1-2) 50-100 mg (1-2) |
Insuff. Renale, iperkaliemia | ||
Beta- bloccanti Cardioselettivi |
Atenololo Metoprololo Nebivololo |
25-100 mg (1) 25- 100 mg (1-2) 5 mg (1) |
Angina, insuff.cardiaca congestizia dovuta a disfunzione sistolica, post ostruttiva. Scompenso cardiaco. |
BPCO (tranne beta-bloccanti con effetto vasodilatatore es. nebivololo), sindrome metabolica, ridotta tolleranza al glucosio, atleti e pazienti fisicamente attivi. |
Asma bronchiale, blocco cardiaco di 2° o 3° grado, sindrome del nodo del seno |
Non- selettivi | Propanololo Propanololo LA |
40-160 mg (2) 60- 180 mg (1) |
IMA, tachicardia sinusale,tachiaritmie ventricolari. | ||
Combinati alfa/beta | Labetalolo Carvedilolo |
200-800 mg (2) 12,5-50 mg (2) |
Post-IM, insufficienza cardiaca congestizia | ||
Alfa- antagonisti Selettivi Non-selettivi |
Prazosina Doxazosina Terazosina Fenossibenzamina |
2-20 mg (2-3) 1-16 mg (1) 1-10 mg (1-2) 20-120 mg (2-3) |
Ipertrofia prostatica benigna Feocromocitoma |
||
Simpaticolitici ad azione centrale |
Clonidina Clonidina cerotto Metildopa Reserpina Guanfacina |
0,1- 0,6 mg (2) 0,1- 0,3 mg (1/sett) 250-1000 mg (2) 0,05- 0,25 mg(1) 0,5-2 mg (1) |
|||
ACE-inibitori | Captopril Lisinopril Ramipril Zofenopril |
25-200 mg (2) 10-40 mg (1) 2,5-20 mg (1-2) 30-60 mg (1) |
Post-IMA, sindromi coronariche acute, insufficienza cardiaca congestizia con bassi valori di frazione di eiezione, nefropatiaPost-IMA | Donne in età fertile (possibile gravidanza) | Gravidanza,edema angioneurotico, Iperpotassiemia,Stenosi bilaterale dell’ arteria renale |
Antagonisti dell’ Angiotensina II | Losartan Valsartan Candesartan |
25-100 mg (1-2) 80-320 mg (1) 2-32 mg (1-2) |
Insufficienza cardiaca congestizia, nefropatia diabetica, tosse da ACE-inibitori | Donne in età fertile (possibile gravidanza) | Gravidanza, Iperpotassiemia, Stenosi bilaterale dell’ arteria renale, insufficienza renale |
Inibitori della renina | Aliskiren | 150-300 mg (1) | Nefropatia diabetica | Gravidanza | |
Calcio-antagonisti Diidropiridinici Non-diidropiridinici |
Nifedipina (a lunga durata) Verapamil (a lunga durata) Diltiazem (a lunga durata) |
30-60 mg (1) 120-360 mg (1-2) 180-420 (1) |
AnginaPost-IMA, tachicardia sopraventricolare, angina | Blocco A-V di grado II o III, blocco trifascicolare, grave disfunzione del ventricolo sinistro, Scompenso cardiaco |
|
Vasodilatatori diretti | IdralazinaMinoxidil | 25-100 mg (2) 2,5-80 mg (1-2) |
Coronaropatia arteriosa grave |
E’ possibile utilizzare tre classi di farmaci:
In caso di mancato raggiungimento del target pressorio:
Combinazioni utili | Potenziali benefici |
ACE-inibitore (o Sartano) + Ca-antagonista | Utile nel DM o dislipidemie |
Beta-bloccante + Ca-antagonista diidropiridinico | Utile nella malattia coronarica |
Beta-bloccante + ACE-inibitore (o Sartano) | Utile nello scompenso cardiacoUtile nel post-IMA |
Bassa dose di Diuretico Tiazidico + Beta-bloccante | Evidenza di riduzione della mortalità e benefici cardiovascolariMA Può ridurre la tolleranza al glucosio e aumentare i livelli di glucosio nel pazienti diabetici; non raccomandato in soggetti con intolleranza glucidica, sindrome metabolica o DM |
Bassa dose di Diuretico Tiazidico + ACE-inibitore (o Sartano) | Utile nello scompenso cardiacoUtile in prevenzione secondaria dell’ ICTUSLa ritenzione di potassio causata dell’ ACE-inibitore (o Sartano) è bilanciata dall’ escrezione del potassio causata del diuretico tiazidicoMA L’ assunzione di FANS e ACE- inibitore (o Sartano) e diuretico aumenta il rischio di insufficienza renale |
Combinazioni da evitare o da usare con cautela | Potenziali rischi |
Beta-bloccante + verapamil o diltiazem | Rischio di bradicardia severa e arresto cardiaco |
ACE- inibitore o Sartano + Diuretico risparmiatore di potassio | Rischio di ipepotassiemia |
ACE-inibitore + Sartano | Può danneggiare la funzione renale, possibile utilizzo nella nefropatia diabetica o nel DM con proteinuria sotto stretto controllo specialistico |
In caso di ipertensione di difficile controllo è opportuno inviare il paziente ad un centro specialistico di riferimento per valutare una forma secondaria di ipertensione e, nel caso di “vera resistenza”, per prendere in considerazione eventuali opzioni non farmacologiche come la denervazione renale con ablazione mediante radiofrequenza o la stimolazione dei barorecettori carotidei.
La gestione di questi pazienti non trova significative evidenze in letteratura in quanto la maggior parte dei trials sui farmaci ipotensivi sono stato condotti escludendo i pazienti con scompenso cardiaco.
Secondo le più recenti linee guida, sono possibili le seguenti opzioni:
N.B. I calcio antagonisti con maggiore azione inotropa negativa (i non-diidropiridinici: diltiazem e verapamil) devono essere evitati nel paziente iperteso con scompenso cardiaco ma sono ritenuti generalmente sicuri nei paziente con frazione di eiezione preservata.
Coronaropatia: quali farmaci?
Nei pazienti con cardiopatia ischemica tutti farmaci ipotensivi possono essere utilizzati.
In molti casi per abbassare la pressione arteriosa non occorre aumentare la dose o il numero di farmaci antipertensivi, ma è sufficiente assumerle al momento giusto, cioè la sera prima di andare a dormire. In questo modo è possibile tenere sotto controllo i valori pressori ed in particolare è possibile ridurre notevolmente il rischio di infarto e ictus.
Le variazioni quotidiane della pressione arteriosa seguono un ritmo circadiano, generalmente si verifica un calo pressorio durante il riposo notturno e un picco prima del risveglio. In base a queste considerazioni, è ragionevole pensare che il farmaco assunto a colazione cominci a perdere effetto proprio nelle prime ore del mattino seguente, quando la pressione è fisiologicamente più alta e maggiore è infatti anche il rischio di infarti.
Se questo vale per tutti, è tanto più vero per i pazienti “non dippers”, quelli cioè nei quali non si assiste al calo fisiologico della pressione durante la notte. A questa categoria di pazienti appartengono di solito i diabetici o i malati con nefropatia cronica, ma il fenomeno può insorgere con il tempo anche in chi soffre solo di ipertensione arteriosa essenziale.
Esistono persone in cui i valori aumentano durante il sonno più che nel periodo diurno, quando possono addirittura sembrare normali, questa ipertensione nascosta non è meno pericolosa: uno studio, pubblicato su Lancet e condotto in sei diversi Paesi su quasi 7.500 persone per poco meno di dieci anni, ha dimostrato che le più importanti conseguenze in termini di mortalità si hanno proprio in relazione ai valori registrati durante la notte.
Talvolta il loro rischio cardiovascolare può essere superiore a quello di un iperteso i cui valori scendono normalmente durante il sonno. È l’andamento dei valori pressori durante il giorno e soprattutto durante la notte, quando l’organismo è meno pronto a difendersi, a determinare i possibili danni ai diversi organi. Per questo le ultime Linee Guida raccomandano l’ esecuzione dell’ ABPM in caso di sospetta ipertensione arteriosa.
Da uno studio spagnolo condotto su un campione di 660 pazienti con IRC pubblicato nel 2011 sul Journal of the American Society of Nephrology è emerso che a parità di condizioni iniziali, quelli a cui è stato raccomandato di prendere almeno una delle pillole prescritte la sera invece che alla mattina hanno avuto nei cinque anni successivi un numero di eventi cardiovascolari gravi inferiore di quasi il 70% rispetto agli altri.
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