Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mag 01, 2015 Giuliana Maria Giambuzzi Cardiologia di genere Novità, Farmaci, Farmaci Fibrillazione atriale, News, Novità dalla ricerca, Novità Fibrillazione Atriale, Novità Homepage 0
Esistono delle disparità di genere (sesso) e di razza nella gestione della fibrillazione atriale (FA) di nuova diagnosi. Questo è ciò che è emerso dallo studio Race and Gender Related Differences in Care for Patients Newly Diagnosed with Atrial Fibrillation pubblicato su Heart Rhythm.
Lo studio ha coinvolto 517.941 soggetti affetti da FA, diagnosticata tra il 2010 e del 2011. L’87% del campione era di razza bianca, il 7% di razza nera, e il 6% di razza ispanica. I soggetti di sesso maschile erano il 41% della coorte dei pazienti analizzati.
Dall’analisi multivariata sono emerse differenze statisticamente significative sull’utilizzo della terapia anticoagulante orale (TAO) nei diversi gruppi di pazienti.
In particolare nei soggetti di razza nera (30,5%) e negli ispanici (31,4%) la TAO è stata meno prescritta rispetto ai pazienti di razza bianca (37,3%), nonostante questi avessero in media un punteggio di rischio tromboembolico (TE) CHADS2 minore (2,45) rispetto ai pazienti di razza nera (3.04) o ispanica (2.94).
I soggetti di razza nera avevano inoltre una minor probabilità, rispetto ai bianchi, di ricevere un farmaco per il controllo della frequenza cardiaca (61,3% versus 65,6%, rispettivamente). Sia i soggetti di razza nera che gli ispanici avevano una minor probabilità di ricevere antiaritmici per il controllo del ritmo (15,2% e 18,5% versus 21,3% dei bianchi).
Gli ispanici avevano inoltre il 30% in meno di probabilità di essere sottoposti ad ablazione transcatetere (AT) rispetto ai bianchi.
I soggetti di sesso femminile avevano il 7% in meno di probabilità di ricevere la TAO e il 35% in meno di probabilità rispetto agli uomini di essere sottoposte ad AT.
Questo studio fornisce uno spunto di riflessione e permette di effettuare importanti considerazioni.
La sicurezza e la protezione nei confronti degli eventi tromboembolici (TE) e della terapia antitrombotica (TAO) è molto ben documentata in tutti i gruppi di pazienti con FA pertanto andrebbe prescritta senza differenze di razza. E’ difficile dimostrare se c’è stata una disparità di accesso alle cure tra i pazienti oggetto dello studio, ma di sicuro un utilizzo più omogeneo di terapie appropriate per il trattamento della FA può ridurre l’incidenza dell’ictus.
Fonte:
Race and Gender Related Differences in Care for Patients Newly Diagnosed with Atrial Fibrillation.Bhave P, Lu X, Girotra , Kamel H, Vaughan Sarrazin M.Heart Rhythm. 2015 Mar 23. pii: S1547-5271.
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