Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mag 12, 2015 Giuliana Maria Giambuzzi Novità dalla ricerca, Novità Fibrillazione Atriale, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su L’esercizio fisico riduce il rischio di fibrillazione (FA). Soprattutto negli obesi
La scarsa attività fisica aerobica (CRF, cardiorespiratory fitness) è un fattore di rischio indipendente per la morbilità e la mortalità cardiovascolare. Tuttavia, il rapporto tra CRF e fibrillazione atriale (FA) è poco chiaro.
Lo scopo dello studio Cardiorespiratory Fitness and Risk of Incident Atrial Fibrillation: Results from the Henry Ford ExercIse Tesing (FIT) Project è stato quello di indagare, tra il 1991 e il 2009, l’associazione tra CRF e FA su una coorte multi-razziale di 64.561 soggetti adulti (età media: 54,5 ± 12,7 anni) con anamnesi negativa per FA che ha eseguito il test da sforzo su tapis roulant.
Nel corso di un follow-up mediano di 5,4 anni, sono stati diagnosticati 4.616 nuovi casi di fibrillazione atriale (FA). Dopo aggiustamento per i potenziali fattori confondenti è stata considerato, come valore di riferimento il 1 MET (un’unità di equivalente metabolico dell’esercizio fisico) per stimare il costo metabolico di una attività fisica. La relazione impiegata è stata: 1 MET=3.5 ml di ossigeno consumato per Kg di peso corporeo al minuto raggiunto durante i test eseguiti su tapis roulant. L’aumento di 1 MET è stato associato ad un più basso rischio di FA: 7% in meno di rischio di sviluppare FA. Questa relazione è rimasta significativa dopo aggiustamento per malattia coronarica incidente.
In conclusione è stata evidenziata una relazione inversa tra esercizio fisico aerobico e incidenza di FA. Tale associazione era più forte per i soggetti obesi rispetto ai soggetti normopeso. L’allenamento aerobico contribuisce a determinare una maggiore tolleranza all’esercizio fisico, cui corrisponde una riduzione della frequenza cardiaca a riposo e di conseguenza una miglior qualità di vita del paziente con FA. E allora… esercizio fisico per tutti!
Fonte:
Cardiorespiratory Fitness and Risk of Incident Atrial Fibrillation: Results from the Henry Ford ExercIse Tesing (FIT) Project.Qureshi WT, Alirhayim Z, Blaha MJ, Juraschek SP, Keteyian SJ, Brawner CA, Al-Mallah MH.
Circulation. 2015 Apr 22. pii: CIRCULATIONAHA.114.014833. [Epub ahead of print].
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati appartenenti al settore sanitario: si prega di accedere utilizzando il form sottostante, oppure di compilare il form di registrazione. Dopo la registrazione, oltre ad avere accesso a tutti i contenuti del portale, riceverai aggiornamenti utili alla pratica clinica. Se non si ricordano i dati di accesso, cliccare qui
Giu 08, 2019 Commenti disabilitati su Rischio ridotto per scompenso cardiaco in pazienti obesi che si sottopongono a chirurgia bariatrica
Mar 12, 2019 Commenti disabilitati su Gestione dell’obesità in età adulta nelle cure primarie: nuove linee guida europee
Set 27, 2018 Commenti disabilitati su Lorcaserin per il trattamento dell’obesità, efficace e senza effetti cardiovascolari avversi
Apr 19, 2018 Commenti disabilitati su American Heart Association (AHA). Più di 150 minuti a settimana di attività fisica come prevenzione delle malattie cardiovascolari
Nov 07, 2020 Commenti disabilitati su Pneumopatia da COVID-19: il punto di vista del Medico Vascolare. “Position paper” patrocinato dalla SIDV e della SIMV
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Pazienti con diabete tipo 2 a maggior rischio di demenza vascolare rispetto ad altre demenze
Ott 08, 2020 Commenti disabilitati su Studio EMPEROR-Reduced: il vantaggio di Empagliflozin rimane stabile sopra Sacubitril/Valsartan
Mag 27, 2020 Commenti disabilitati su L’idrossiclorochina è inefficace e dannosa nella cura del COVID-19