Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mag 29, 2015 Gaetano D'Ambrosio News, Novità Cardiopatia Ischemica, Novità dalla ricerca, Novità Homepage 0
Sembra proprio che gli italiani non abbiano più paura dell’infarto. Almeno queste sono le conclusioni di una indagine demoscopica effettuata su tutto il territorio nazionale e recentemente pubblicata sul Giornale Italiano di Cardiologia.
Nonostante le malattie cardiovascolari rappresentino ancora la principale causa di morte nel mondo occidentale, meno del 10’% degli intervistati ha risposto “l’infarto” alla domanda “Quale delle seguenti malattie le fa più paura?”. La maggioranza delle risposte ha riguardato il cancro e, in secondo ordine, le malattie neurovegetative come l’Alzheimer ed il Parkinson.
Molto probabilmente si é largamente diffusa nell’opinione pubblica l’idea che le malattie cardiovascolari siano largamente curabili e prevenibili.
L’indagine The heart of Italian people: public survey on citizens’ perception of their national healthcare system (with special reference to cardiological issues) ha fornito altri risultati interessanti.
Fa piacere constatare che circa 2/3 degli intervistati si siano dichiarati abbastanza o molto soddisfatti del Sistema sanitario nazionale. Esiste tuttavia un gradiente nord-sud con percentuali di soddisfazione che salgono all’80% nel Nord-Ovest e crollano al 49% nel Sud e nelle isole. Il grado di soddisfazione é lievemente ma significativamente superiore tra i pazienti cardiopatici.
E’ anche interessante constatare che la maggior parte degli intervistati ha indicato il proprio medico di famiglia come la fonte alla quale si rivolge per ottenere informazioni di carattere medico. Al secondo posto troviamo la rete internet mentre radio e televisione sembrano avere un ruolo del tutto marginale, inferiore a quello del passa parola con parenti ed amici. L’utilizzo della rete come fonte di informazione medica aumenta con il grado di istruzione ed é correlato alla età essendo molto diffuso tra le giovani generazioni, dove equipara per rilevanza il medico di famiglia, mentre diviene marginale tra gli over-65.
Con il passare degli anni, quindi, dobbiamo aspettarci che una proporzione sempre più grande di persone si rivolgano ad internet per avere informazioni di carattere medico. Considerando la grande eterogeneità delle fonti disponibili per quanto riguarda correttezza, scientificità, eticità delle informazioni, appare sempre più urgente che le istituzioni sanitarie e le società scientifiche si facciano promotori o garanti di una informazione medica di qualità rivolta al grande pubblico tramite la rete.
Fonte: [The heart of Italian people: public survey on citizens’ perception of their national healthcare system (with special reference to cardiological issues)]. Ottani F, La Vecchia L, Diamanti I, Pozzati A, Gardani L, Fresco C, Lettino M, Cuccia C. G Ital Cardiol (Rome). 2015 May;16(5):304-10. doi: 10.1714/1870.20434.
Area: cardiopatia ischemica
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