Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Giu 12, 2015 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Fibrillazione Atriale, Novità Homepage Commenti disabilitati su Fibrillazione atriale in Europa: report su presente e futuro dell’anticoagulazione
La fibrillazione atriale (FA) è l’aritmia cardiaca più comune, che colpisce circa l’1-2 per cento della popolazione mondiale e raggiunge una prevalenza del 18% negli over 85. Coloro che soffrono di fibrillazione atriale hanno un rischio di ictus cinque volte maggiore e sono esposti anche ad un rischio più elevato di scompenso cardiaco. Oggi disponiamo di numerose opzioni di trattamento per agire sull’aritmia e, soprattutto, sui fenomeni trombo-embolici ad essa correlati.
Tuttavia tali opportunità non sempre sono messe a disposizione di tutti i pazienti che potrebbero trarne beneficio.
E’ stata pertanto condotta una ricerca in sei nazioni europee (Belgio, Francia, Germania, Italia, Spagna e Gran Bretagna), basata sulla ricognizione della letteratura scientifica e su interviste rivolte a pazienti, personale sanitario, decisori politici, con l’obiettivo di descrivere il panorama attuale dell’assistenza al paziente con FA in Europa e di tracciare linee di indirizzo per scenari futuri che prevedono una sempre maggiore prevalenza di questa patologia.
Il risultato é un ampio documento, molto articolato, prodotto dall’istituto di ricerca RAND Europe e supportato da Daiichi-Sankyo che si conclude con raccomandazioni a breve e lungo termine.
Le raccomandazioni a breve termine sono:
1) migliorare la conoscenza della fibrillazione atriale nel pubblico e nei decisori politici;
2) sostenere campagne educative sulla gestione della FA rivolte ai professionisti sanitari e ai pazienti;
3) proseguire la ricerca sulla FA attraverso tutti i livelli dei servizi sanitari.
Le raccomandazioni di lungo periodo si concentrano sui seguenti punti:
1) adottare una visione a più lungo termine nelle decisioni sulla spesa per la formazione, la cura e la gestione con l’obiettivo di migliorare i risultati di salute;
2) perseguire un continuo miglioramento nella stratificazione del paziente e la personalizzazione delle cure;
3) realizzare una maggiore interazione tra cure primarie, secondarie e terziarie con l’obiettivo di condividere le informazioni e orientare meglio le cure al paziente;
4) sviluppare e adottare le tecnologie che consentono di erogare cure migliori.
Fonte:
The future of anticoagulation management in atrial fibrillation in Europe. Catherine Lichten, Sophie Castle-Clarke, Catriona Manville, Veronika Horvath, Enora Robin, Joachim Krapels, Sarah Parks, Megan Sim, Olga van Zijverden, Joanna Chataway. RAND Europe June 2015
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