Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Giu 29, 2015 Chiara Civitelli Farmaci, Farmaci Fibrillazione atriale, Farmaci TVP-EP, Novità dalla ricerca, Novità Fibrillazione Atriale, Novità Homepage, Novità Trombosi venosa profonda Commenti disabilitati su Idarucizumab: studio di fase I per l’antidoto di dabigatran
Idarucizumab è un frammento di anticorpo monoclonale che lega, con alta affinità, l’inibitore diretto della trombina dabigatran, invertendone l’effetto anticoagulante. Sono stati presentati su The Lancet i risultati dello studio di fase I, randomizzato controllato in doppio cieco, che valutava la sicurezza, la tollerabilità e l’efficacia di dosi crescenti di idarucizumab in 47 volontari sani.
L’endpoint primario era rappresentato dagli eventi avversi farmaco-correlati; gli endpoint secondari erano rappresentati da diversi parametri della coagulazione, tra cui il Tempo di trombina diluito (dTT), il Tempo di ecarina (ECT), il Tempo di tromboplastina parziale attivato (aPTT) e il Tempo di trombina (TT) valutati misurando l’area sotto la curva 2h- 12h (AUEC2–12) dopo somministrazione di dabigatran al giorno 3 e al giorno 4.
Il protocollo prevedeva la randomizzazione dei soggetti in 4 gruppi a cui sono state somministrate dosi crescenti di idarucizumab per via endovenosa (1 g, 2 g, 4 g in 5 minuti, o 5 g + 2,5 g in 2 infusioni da 5 minuti distanziate da 1 ora), dopo aver assunto per 4 giorni 220mg di dabigatran per 2 volte al giorno.
Eventi avversi farmaco correlati si sono verificati in 7 soggetti: 2 soggetti trattati con idarucizumab (eritema nel sito di infusione e vampata di calore, epistassi), 1 soggetto del gruppo placebo (ematoma nel sito di infusione) e 4 soggetti nella fase di pretrattamento con dabigatran ( 3 ematurie ed 1 epistassi).
Dal confronto delle AUEC2–12 al giorno 4 e la giorno 3, è emerso che idarucizumab è in grado di invertire in maniera immediata e dose- dipendente l’effetto anticoagulante del dabigatran, con una riduzione AUEC2–12 del dTT del 74% con 1 g di antidoto, del 94% con 2 g, del 98% con 4 g e del 99% con 5 + 2,5 g.
La mancata prescrizione degli anticoagulanti orali non antagonisti della vitamina K (NOAC) in alternativa al warfarin viene oggi spesso motivata con la mancanza di un antidoto per la gestione delle eventuali complicanze emorragiche. I risultati dello studio che mostrano l’efficacia di idarucizumab in assenza di effetti collaterali severi rappresentano quindi un importante passo in avanti nell’ambito dell’impiego dei NOAC. Ulteriori studi clinici sono in corso.
Fonte:
Safety, tolerability, and efficacy of idarucizumab for the reversal of the anticoagulant effect of dabigatran in healthy male volunteers: a randomised, placebo-controlled, double-blind phase 1 trial.Stephan Glund, Joachim Stangier, Michael Schmohl, Dietmar Gansser, Stephen Norris, Joanne van Ryn, Benjamin Lang, Steven Ramael, Viktoria Moschetti, Fredrik Gruenenfelder, Paul Reilly, Jörg Kreuzer.The Lancet 2015 Jun 15
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati appartenenti al settore sanitario: si prega di accedere utilizzando il form sottostante, oppure di compilare il form di registrazione. Dopo la registrazione, oltre ad avere accesso a tutti i contenuti del portale, riceverai aggiornamenti utili alla pratica clinica. Se non si ricordano i dati di accesso, cliccare qui
Giu 05, 2019 Commenti disabilitati su Studio RE-SPECT ESUS. I risultati dello studio che confronta dabigatran con Acido Acetilsalicilico (ASA) nei pazienti con ictus embolico
Apr 18, 2019 Commenti disabilitati su Fibrillazione atriale. Dispositivi impiantabili e terapia anticoagulante orale
Mar 25, 2019 Commenti disabilitati su Esiti clinici di pazienti con flutter atriali isolati in terapia anticoagulante: uno studio di coorte
Feb 25, 2019 Commenti disabilitati su Nuovo aggiornamento AHA/ACC/HRS linee guida sulla fibrillazione atriale
Nov 07, 2020 Commenti disabilitati su Pneumopatia da COVID-19: il punto di vista del Medico Vascolare. “Position paper” patrocinato dalla SIDV e della SIMV
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Pazienti con diabete tipo 2 a maggior rischio di demenza vascolare rispetto ad altre demenze
Ott 08, 2020 Commenti disabilitati su Studio EMPEROR-Reduced: il vantaggio di Empagliflozin rimane stabile sopra Sacubitril/Valsartan
Mag 27, 2020 Commenti disabilitati su L’idrossiclorochina è inefficace e dannosa nella cura del COVID-19