Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Giu 28, 2015 Giuliana Maria Giambuzzi Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Obesità, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Il grasso nelle persone magre aumenta il rischio di aterosclerosi
Le persone con indice di massa corporea normale (NWO, normal weight obesity) hanno una maggiore incidenza di aterosclerosi subclinica rispetto a quelli normopeso magri (NWL, normal-weight lean) indipendentemente da altri fattori di rischio clinici per aterosclerosi.
L’obesità è un problema di salute pubblica in tutto il mondo ed è un importante fattore di rischio per la malattia cardiovascolare. L’indice di massa corporea (BMI, body mass index) è generalmente utilizzato come parametro per definire il grado di obesità. Tuttavia, il BMI può sovrastimare il grado di obesità nelle persone con bassa percentuale di grasso corporeo ed elevata percentuale di massa magra o sottovalutare l’obesità in chi ha un’elevata percentuale di grasso corporeo e ridotta quantità di massa magra.
Gli autori dello studio Normal-weight obesity is associated with increased risk of subclinical atherosclerosis hanno voluto verificare se i soggetti con una maggiore quantità di grasso corporeo, nonostante un BMI normale (NWO) avessero una maggiore incidenza di aterosclerosi subclinica e quindi un elevato rischio cardiovascolare indipendentemente da altri fattori di rischio clinici per l’aterosclerosi rispetto ai soggetti normo-peso magri (NWL).
A questo proposito sono stati selezionati 2.078 soggetti normo-peso (18,5 ≤ BMI <25 kg / m2) con anamnesi negativa per malattia coronarica.
Questi soggetti sono stati sottoposti a un’analisi del grado di aterosclerosi coronarica mediante tomografia computerizzata coronarica, utile per la visualizzazione della presenza e del grado di stenosi coronarica, e velocità dell’onda di polso (PWV, Pulse wave velocity ), marker di rigidità vascolare correlato con eventi cardiovascolari.
I soggetti NWO (n = 283) hanno mostrato delle alterazioni metaboliche rispetto ai soggetti NWL (n = 1795). Dopo aggiustamento per età, sesso, e l’abitudine al fumo, gli individui NWO avevano valori di PWV più elevati rispetto agli individui NWL. Rispetto ai soggetti NWL, i NWO avevano una maggiore prevalenza di placche molli (21,6% vs 14,5%, p = 0.039).
Il valore PWV ha mostrato una correlazione positiva con numerosi parametri quali l’età, la pressione arteriosa sistolica, il grasso viscerale, livello di glucosio a digiuno, i livelli di trigliceridi sierici e della proteina C-reattiva (CRP) in contrasto con la correlazione negativa con il livello di colesterolo e delle lipoproteine ad alta densità. Il grasso viscerale era un determinante indipendente del numero di segmenti con placca aterosclerotiche coronariche anche dopo aggiustamento per altri fattori significativi.
La cosa più importante è che NWO ha dimostrato di essere un fattore di rischio indipendente per la presenza di placche molli (odds ratio 1.460, il 95% intervallo di confidenza 1,027-2,074, p = 0,035) anche dopo ulteriore aggiustamento per molteplici fattori associati con l’aterosclerosi (pressione arteriosa, glicemia, lipidi livello, CRP, i farmaci, abitudine al fumo, attività fisica).
In conclusione gli individui NWO hanno una maggiore incidenza di aterosclerosi subclinica rispetto a quelli NWL, indipendentemente da altri fattori di rischio clinici per aterosclerosi.
La quantità di grasso viscerale è importante nel determinare l’aterosclerosi subclinica. Nei soggetti NWO risulta quindi prioritario prevenire e correggere quando già presenti i fattori di rischio aterosclerotici come l’abitudine al fumo, l’ipertensione, il diabete, l’ipercolesterolemia.
Fonte:
Normal-weight obesity is associated with increased risk of subclinical atherosclerosis.Kim S, Kyung C, Park JS, Lee SP, Kim HK, Ahn CW, Kim KR, Kang S.Cardiovasc Diabetol. 2015 May 21;14:58. doi: 10.1186/s12933-015-0220-5. Full text
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