Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Giu 19, 2015 Gaetano D'Ambrosio Novità Cardiopatia Ischemica, Novità dalla ricerca, Novità Homepage Commenti disabilitati su L’ossigeno può far male al cuore con infarto
Somministrare ossigeno é uno dei primi provvedimenti che vengono attuati nei pazienti con infarto acuto del miocardio. Non esistono, tuttavia, evidenze che supportino questa procedura.
E’ stato pertanto condotto uno studio multicentrico, randomizzato e controllato nel quale 441 pazienti con infarto del miocardio ed elevazione del tratto ST (STEMI) sono stati randomizzati a ricevere o no la somministrazione di ossigeno a 8L/min. L’end point primario era rappresentato dalle dimensioni dell’infarto, valutate per mezzo degli enzimi cardiaci (troponina e creatina-kinasi). Gli end-point secondari erano costituiti da: recidiva di infarto, comparsa di aritmia cardiaca e dimensioni dell’infarto valutate con risonanza magnetica a sei mesi.
Nel gruppo a cui é stato somministrato l’ossigeno é stato riscontrato un significativo incremento del valore di picco della creatina-kinasi e della frequenza delle recidive infartuati e delle aritmie. A sei mesi, i pazienti a cui era stato somministrato ossigeno presentavano inoltre una maggiore estensione dell’infarto, valutata mediante risonanza magnetica.
Gli autori concludono affermando che la supplementazione di ossigeno nei pazienti con STEMI ma senza ipossia può aumentare il danno miocardico precoce ed é associata a maggiori dimensioni dell’area infartuale. Saranno necessari studi più ampi per valutare l’effetto della ossigenoterapia su end point clinici più robusti, tuttavia é evidente che i risultati di questo studio rappresentano un campanello di allarme.
La supplermentazione di ossigeno é sicuramente utile in presenza di ipossia documentata (saturazione < 90% o PaO2< < 60 mmHg). Questo non vuol dire però che l’ossigeno faccia sempre bene. Questo, infatti, ha un’azione vasocostrittrice e favorisce la produzione di radicali liberi. Per questo non deve essere usato come trattamento sintomatico della dispnea ma solo per contrastarne una reale carenza (ipossiemia).
Fonte:
Air Versus Oxygen in ST-Segment-Elevation Myocardial Infarction.Stub D, Smith K, Bernard S, Nehme Z, Stephenson M, Bray JE, Cameron P, Barger B, Ellims AH, Taylor AJ, Meredith IT, Kaye DM; AVOID Investigators.Circulation. 2015 Jun 16;131(24):2143-50. doi: 10.1161/CIRCULATIONAHA.114.014494. Epub 2015 May 22
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