Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Giu 10, 2015 Alice Monti Cardiologia di genere, Cardiologia di genere Novità, News, Novità Cardiopatia Ischemica, Novità dalla ricerca, Novità Homepage 0
In un recente trial italiano sono state studiate le differenze, legate al sesso, di trattamento e outcome in pazienti anziani affetti da infarto miocardico NSTEMI (Non-ST elevation myocardial infarction).
Nello studio Sex-Related Outcomes in Elderly Patients Presenting With Non–ST-Segment Elevation Acute Coronary SyndromeInsights From the Italian Elderly ACS Study randomizzato sono stati arruolati 645 pazienti tra cui 301 donne (47%). Mediamente le donne arruolate erano più anziane degli uomini, avevano valori minori di Hb e venivano sottoposte all’ingresso a un minor numero di rivascolarizzazioni coronariche rispetto agli uomini (37.2% vs. 45.0%; p = 0.04). Gli eventi avversi intraospedalieri erano simili in entrambe i sessi, sanguinamenti severi erano rari nei due generi.
Gli endpoint primari a un anno (morte, infarto non fatale, stroke disabilitante, reospedalizzazione per cause cardiache e sanguinamento severo) sono stati più rari nelle donne (27.6% vs. 38.7%; p < 0.01). Le donne non sottoposte a rivascolarizzazione hanno riportato invece una mortalità più elevata sia durante la degenza ospedaliera (8.5% vs. 2.7%; p = 0.05) che a un anno dall’evento (21.6% vs. 8.1%; p = 0.002).
In conclusione le donne anziane hanno outcome durante la degenza simili e un miglior outcome ad un anno rispetto agli uomini. La rivascolarizzazione coronarica nelle donne affette da NSTEMI è associata ad una mortalità ad un anno più bassa e senza un aumento dei sanguinamenti.
Questo porta a considerare che le donne anziane affette da NSTEMI dovrebbero sempre essere approcciate, salvo controindicazioni, preferibilmente con una rivascolarizzazione coronarica precoce.
Fonte:
Sex-Related Outcomes in Elderly Patients Presenting With Non–ST-Segment Elevation Acute Coronary SyndromeInsights From the Italian Elderly ACS Study. Marco De Carlo, MD, PhD; Nuccia Morici, MD; Stefano Savonitto, MD; Vincenzo Grassia, MD; Paolo Sbarzaglia, MD; Paola Tamburrini, MD; Claudio Cavallini, MD; Marcello Galvani, MD; Paolo Ortolani, MD; Stefano De Servi, MD; A. Sonia Petronio, MD.J Am Coll Cardiol Intv. 2015;8(6):791-796. doi:10.1016/j.jcin.2014.12.240
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