Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Giu 16, 2015 Giuliana Maria Giambuzzi News, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria 0
La prevalenza dell’obesità negli adolescenti è aumentata drammaticamente negli ultimi 30 anni, e numerosi studi hanno documentato che il tipo e il numero di programmi televisivi visti durante l’infanzia è associato ad un maggiore rischio di obesità. Secondo lo studio apparso di recente sulla rivista Cerebral Cortex sarebbe proprio l’esposizione al marketing alimentare a promuovere abitudini malsane che contribuiscono allo sviluppo dell’obesità, condizione che aumenta il rischio cardiovascolare.
Utilizzando la Risonanza magnetica funzionale, gli autori dello studio Individual Differences in Reward and Somatosensory-Motor Brain Regions Correlate with Adiposity in Adolescents hanno esaminato le risposte neurali alla pubblicità alimentare negli adolescenti sovrappeso e le hanno confrontate con quelle dei soggetti in normo-peso.
Negli adolescenti i messaggi visivi degli spot pubblicitari sono in grado di stimolare le regioni del cervello che controllano il piacere, il gusto e l’area della corteccia somato-sensoriale e motoria che rappresenta la bocca, promuovendo in questo modo abitudini alimentari malsane.
Questa curiosa scoperta suggerisce la possibilità che gli adolescenti in sovrappeso simulino mentalmente di mangiare ciò che mostra la pubblicità sviluppando nel cervello meccanismi di ricompensa legati alla visualizzazione di cibo appetitoso. Ciò comporta il rilascio di dopamina e altri neurotrasmettitori chimici che danno una sensazione di piacere e possono indurre a dipendenza.
Nello studio è stato dimostrato che il rafforzamento di questi comportamenti alimentari, attraverso la stimolazione cerebrale da parte della pubblicità, rende poi difficile perdere peso in età adulta. Inoltre i risultati di questo lavoro permettono di supporre che gli interventi atti a promuovere un’alimentazione sana potrebbero rivelarsi più utili che cercare di reprimere il desiderio di mangiare dei soggetti ormai obesi.
Le abitudini sane vanno insegnate e rafforzate già a partire dall’infanzia: bisognerebbe incentivare i bambini al piacere di sgranocchiare una mela croccante, piuttosto che un piatto di patatine fritte.
Fonte:
Individual Differences in Reward and Somatosensory-Motor Brain Regions Correlate with Adiposity in Adolescents. Rapuano KM, Huckins JF, Sargent JD, Heatherton TF, Kelley WM. Cereb Cortex. 2015 May 20. pii: bhv097.
http://www.sciencedaily.com/releases/2015/…/150521144100.htm
http://www.obesita.it/…/troppa_pubblicit_in_tv_alimenta_lob…
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