Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Giu 22, 2015 Giuliana Maria Giambuzzi Farmaci, Farmaci Prevenzione secondaria, Farmaci Scompenso cardiaco, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Secondaria, Novità Scompenso cardiaco Commenti disabilitati su Ok ai beta bloccanti in pazienti con insufficienza cardiaca e BPCO
Circa un terzo dei soggetti con scompenso/insufficienza cardiaca congestizia (CHF, congestive heart failure ) sono affetti anche da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Questa situazione è causa della sotto-prescrizione e del sotto-dosaggio dei farmaci beta (β) bloccanti che possono portare a un peggioramento della funzione respiratoria.
Per queste ragioni gli autori dello studio retrospettivo Impact of β-blocker selectivity on long-term outcomes in congestive heart failure patients with chronic obstructive pulmonary disease hanno cercato di valutare l’impatto dei farmaci beta (β) bloccanti sui risultati a lungo termine nei pazienti con CHF e BPCO. Inoltre sono stati messi a confronto gli effetti di due diversi β bloccanti: carvedilolo e bisoprololo.
I soggetti con CHF e BPCO sono stati classificati in base al tipo di farmaco assunto al momento della dimissione ospedaliera in: gruppo beta (β) bloccanti(n = 86; carvedilolo [n = 52] o bisoprololo [n = 34]) e gruppo non beta (β) bloccanti (n = 46 ). L’endpoint primario era la mortalità tra i gruppi β-bloccanti e non-β-bloccanti. Gli end-point secondari erano: le differenze di mortalità e i tassi di ospedalizzazione per CHF e / o per riesacerbazione di BPCO tra i pazienti trattati con carvedilolo e bisoprololo.
Durante un follow-up clinico di 33,9 mesi il tasso di mortalità è risultato più elevato nei pazienti che non assumevano β-bloccanti, rispetto a quelli trattati con β bloccanti. L’uso dei beta (β) bloccanti è stato l’unico fattore significativamente correlato al tasso di mortalità. Inoltre, il tasso di CHF e / o riesacerbazione di BPCO erano più elevati nei pazienti trattati con carvedilolo rispetto al bisoprololo. Solo una storia passata di riacutizzazione di BPCO ha mostrato di aumentare in modo significativo il rischio di ri-ospedalizzazione per CHF e / o riesacerbazione di BPCO.
Questi risultati supportano le raccomandazioni per l’uso dei β bloccanti nei pazienti con scompenso cardiaco e BPCO. È importante sottolineare che il bisoprololo ha dimostrato di ridurre maggiormente l’incidenza di CHF e / o riesacerbazione di BPCO rispetto al carvedilolo (si veda in proposito anche l’approfondimento Beta Bloccanti in pazienti con ASMA e BPCO.
Fonte:
Impact of β-blocker selectivity on long-term outcomes in congestive heart failure patients with chronic obstructive pulmonary disease. Yoshiaki Kubota, Kuniya Asai, Erito Furuse, Shunichi Nakamura, Koji Murai, Yayoi Tetsuou Tsukada, and Wataru Shimizu.Int J Chron Obstruct Pulmon Dis. 2015 Mar 5;10:515-23.
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