Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Lug 14, 2015 Alice Monti Farmaci, Farmaci diabete, Farmaci Scompenso cardiaco, News, Novità dalla ricerca, Novità Diabete, Novità Homepage, Novità Scompenso cardiaco 0
I farmaci ipoglicemizzanti orali sono associati a un aumentato rischio di scompenso cardiaco. Data l’assenza di studi di confronto tra le diverse classi di farmaci per il diabete è stato fatto, in Italia, uno studio retrospettivo per accertare l’associazione tra il rischio di sviluppare scompenso e l’uso di sulfaniluree, inibitori della della dipeptidyl peptidasi 4 (DPP4-i) e glitazoni (chiamati anche tiazolindindioni o tiazolidinedioni).
Sono stati estratti i dati di pazienti con diabete tipo 2 che hanno iniziato una terapia con inibitori della DPP4, glitazoni o sulfaniluree da sole o in combinazione con metformina durante un periodo di tempo di 2 anni. L’end point era il ricovero per scompenso dopo almeno 6 mesi di terapia. Il periodo di osservazione è stato di 4 anni.
Un totale di 127.555 pazienti sono stati inclusi nello studio. Di questi, il 14.3% era in terapia con inibitori della DPP4, il 72.5% con sulfaniluree, il 3.2% con tiazolindindioni con una media del 70.7% di terapia combinata con metformina. I pazienti dei tre gruppi differivano molto per sesso, età, indice di Charlson, terapie concomitanti, eventi cardiovascolari pregressi.
Durante un follow up medio di 2.6 anni, dopo un aggiustamento dei fattori confondenti, l’uso delle DPP4 è risultato essere associato a una riduzione del rischio di insorgenza di scompenso rispetto alle sulfaniluree (HR 0.78; 95% CI 0.62-0.97; P = 0.026).
In questo grande studio osservazionale è emerso come l’utilizzo degli inibitori della DPP-4 sia associato a un ridotto rischio cardiovascolare e di scompenso cardiaco quando confrontato con le sulfaniluree.
I risultati di questo studio sono da valutare con prudenza in quanto scaturiscono da una valutazione di tipo osservazionale retrospettiva. Essi ci consentono di confermare i maggiori rischi connessi all’uso delle sulfaniluree, classe di farmaci ormai molto meno utilizzata che in passato, rispetto agli inibitori della DPP4, ma non ci permettono di definire in termini assoluti la relazione tra inibitori della DPP4 e scompenso. Ricordiamo che i glitazoni, invece, sono sicuramente controindicati nel paziente con scompenso in quanto possono determinare ritenzione di sodio e liquidi.
Fonte:
Risk of hospitalization for heart failure in patients with type 2 diabetes newly treated with DPP-4 inhibitors or other oral glucose-lowering medications: a retrospective registry study on 127,555 patients from the Nationwide OsMed Health-DB Database.Fadini GP, Avogaro A, Degli Esposti L, Russo P, Saragoni S, Buda S, Rosano G, Pecorelli S, Pani L;OsMed Health-DB Network. Eur Heart J. 2015 Jun 25. pii: ehv301. [Epub ahead of print]
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