Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Lug 21, 2015 Redazione Cardiologia di genere, Cardiologia di genere Novità, Dispositivi, Dispositivi Prevenzione primaria, News, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria 0
Nella morte improvvisa in età giovanile è noto il ruolo del prolasso della valvola mitralica (MPV, mitral valve prolapse), insieme a un’aritmia ventricolare, anche in assenza di problemi emodinamici.
I ricercatori del Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolare dell’Ospedale di Padova, hanno voluto verificare se ci fossero delle cause strutturali responsabili dell’aritmia utili a poter fornire una diagnosi precoce. Lo studio ha riesaminato i dati del Registro cardiaco di 650 giovani adulti (≤40 anni) vittime cdi morte cardiaca improvvisa (SCD, sudden cardiac death). I ricercatori hanno considerato 43 casi con MVP (26 donne di età compresa tra 19 e 40 anni, media 32 anni) morte improvvisamente per arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare, nelle quali l’autopsia ha riscontrato come unica malattia il prolasso mitralico. Tale malattia rappresenta il 7% delle cause di morte improvvisa giovanile e la prima causa di morte nella popolazione femminile.
L’esame al microscopio ha permesso di identificare l’instabilità elettrica non nella valvola ma nel muscolo cardiaco; tutte avevano una cicatrice nelle zone del cuore maggiormente sottoposte a stress meccanico da parte della valvola prolassata.
Alla luce di questi dati gli autori hanno deciso di sottoporre dei pazienti (N=30) con prolasso mitralico con aritmie importanti attraverso un protocollo di indagini che prevedeva la risonanza magnetica cardiaca, l’unica metodica che consente di indagare la composizione tissutale del muscolo cardiaco, e quindi di identificare le eventuali cicatrici. Si è constatato che la risonanza, nei pazienti con prolasso ed aritmie minacciose, evidenziava la stessa cicatrice riscontrata anche nelle giovani vittime di morte improvvisa.
Il paziente con prolasso mitralico ed aritmie, dovrebbe essere studiato anche con risonanza magnetica, strumento fondamentale per distinguere i pazienti a rischio da seguire in follow-up e da proteggere con terapia farmacologica ed eventualmente con ablazione e defibrillatore per prevenire la morte improvvisa.
La sindrome del prolasso mitralico aritmico, malattia a rischio di arresto cardiaco nelle giovani donne, è la più frequente malattia delle valvole del cuore, con una prevalenza stimata nella popolazione generale del 2-3%. Anche se in genere è “benigna”, si possono avere delle complicanze “meccaniche” legate al malfunzionamento della valvola, tali da richiedere la sua sostituzione o riparazione. Finora è stata trascurata la complicanza “elettrica”. Da tempo si sapeva che un sottogruppo di pazienti affetti, quasi sempre donne in età giovane adulta, poteva andare incontro ad aritmie minacciose, ma non si sapeva il perché.
Lo studio dei ricercatori patavini, un classico di correlazione clinico-patologica, accompagnato da un editoriale di esperti della Mayo Clinic e dall’interesse dei maggiori centri cardiologici mondiali, si auspica possa avere importanti implicazioni nella medicina preventiva, sia per la diagnosi precoce dei pazienti a rischio che per le misure terapeutiche da adottare.
Fonte
Arrhythmic Mitral Valve Prolapse and Sudden Cardiac Death.Basso C, Perazzolo Marra M, Rizzo S, De Lazzari M, Giorgi B, Cipriani A, Frigo AC, Rigato I, Migliore F, Pilichou K, Bertaglia E, Cacciavillani L,Bauce B, Corrado D, Thiene G, Iliceto S. Circulation. 2015 Jul 9. pii: CIRCULATIONAHA.115.016291. [Epub ahead of print]
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