Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Ago 27, 2015 Alice Monti Dispositivi, Dispositivi Dislipidemie, Novità dalla ricerca, Novità Diabete, Novità Dislipidemie, Novità Homepage Commenti disabilitati su Diabete. Le placche carotidee aumentano gli eventi cardiovascolari
Nei pazienti affetti da diabete tipo2, la presenza di placche aterosclerotiche carotidee è associata a eventi cardiovascolari futuri con la composizione della placca come fattore predittivo indipendente. In un recente studio è stata esaminata l’associazione tra la placca carotidea, ecograficamente determinata, e l’incidenza di eventi cardiovascolari maggiori e morte.
In questo studio italiano sono stati arruolati 581 pazienti diabetici che sono stati sottoposti all’ecografia dei tronchi sovraortici di routine.
Le placche sono state classificate come ecolucenti (ricche in lipidi), eterogenee, e iperecogene (calcifiche). I pazienti sono stati seguiti per 9 anni e di ognuno sono stati raccolti dati antropometrici, clinici e demografici.
Sono state riscontrate placche nell’81.8% dei pazienti (ecolucenti nel 16.4%, eterognee nel 43.2% e iperecogene nel 22.2%). Durante il follow up ci sono stati 58 decessi (27 a causa cardiovascolare) e 236 tra eventi cardiovascolari maggiori fatali e non fatali.
In un’analisi univariata la presenza vs l’assenza di placche carotidee è associata all’incidenza di eventi cardiovascolari maggiori e l’HR aumenta progressivamente dalle placche ecolucenti (1.97 [0.93-3.44]) a quelle eterogenee (3.10 [2.09-4.23]) a quelle iperecogene (3.71 [2.09-5.59]).
Rispetto alle placche ecolucenti, quelle iperecogene sono associate con l’incidenza di eventi cardiovascolari maggiori indipendentemente dai confondenti. Questa associazione è attenuata dopo l’aggiustamento a seconda del grado di stenosi, ma in pazienti con stenosi ≤30% le placche iperecogene predicono gli eventi cardiovascolari maggiori, anche dopo aver aggiustato per lo spessore intima-media.
Possiamo concludere quindi che nelle persone con diabete di tipo 2 le placche carotidee predicono l’insorgenza di eventi cardiovascolari maggiori, soprattutto in pazienti con basso grado di stenosi. Questa considerazione è fondamentale per la medicina generale, la quale occupandosi sempre di più di malattia cronica, e quindi anche di diabete, si trova in prima linea nella gestione dei fattori di rischio nel paziente. La base biologica della calcificazione aterosclerotica del diabetico necessita comunque di maggiori studi per essere meglio compresa.
Fonte:
Carotid Plaque Calcification Predicts Future Cardiovascular Events in Type 2 Diabetes.Vigili de Kreutzenberg S, Fadini GP, Guzzinati S, Mazzucato M, Volpi A, Coracina A, Avogaro A. Diabetes Care. 2015 Aug 7. pii: dc150327. [Epub ahead of print]
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