Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Ago 30, 2015 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Scompenso cardiaco Commenti disabilitati su Scompenso cardiaco: riabilitazione per pochissimi
Uno studio multicentrico, eseguito negli Stati Uniti, ha valutato in quale misura siano avviati al trattamento di riabilitazione i pazienti ricoverati per scompenso cardiaco, dal momento che le più recenti linee guida raccomandano questo tipo di intervento.
Attingendo ai dati di un registro nazionale sulla gestione dello scompenso cardiaco, sono stati valutati 10.5619 pazienti americani (48% con frazione di eiezione ridotta e 52% con frazione di eiezione preservata) dimessi dopo un ricovero per scompenso cardiaco nel periodo compreso tra il 2005 e il 2014.
E’ risultato che solo il 10,4% dei pazienti sono stati avviati ad un trattamento riabilitativo. La percentuale sale al 12.2% tra i soggetti con frazione di eiezione (FE) ridotta e si riduce all’8.8% tra quelli con FE preservata. Un’analisi multivariata ha documentato che hanno maggiore probabilità di essere sottoposti a riabilitazione i pazienti più giovani, con minori comorbilità o sottoposti a procedure invasive (by-pass coronarico, angioplastica coronarica, chirurgia valvolare). Nel corso degli anni si è comunque osservata un progressivo e significativo incremento della percentuale di pazienti sottoposti a trattamento riabilitativo.
Gli autori concludono affermando la necessità di individuare strategie finalizzate a un maggiore utilizzo della riabilitazione cardiologica nei pazienti con scompenso cardiaco.
Se la situazione negli Stati Uniti é giudicata largamente deficitaria e meritevole di un intervento correttivo, in Italia sembra essere ancora peggiore. In un documento di consenso ANMCO/ACPR-GICR si stima che tra i ricoverati per scompenso cardiaco in Italia solo il 3.5% venga trasferito alla dimissione presso un centro di riabilitazione cardiologica mentre la proporzione di pazienti potenzialmente avviabili a tale trattamento, secondo le linee guida, sarebbe di circa il 25%. Le ragioni di tale atteggiamento sono molteplici ma sicuramente la carenza di strutture specialistiche ha un ruolo rilevante.
Fonte
Temporal Trends and Factors Associated With Cardiac Rehabilitation Referral Among Patients Hospitalized With Heart Failure: Findings From Get With The Guidelines-Heart Failure Registry.Golwala H, Pandey A, Ju C, Butler J, Yancy C, Bhatt DL, Hernandez AF, Fonarow GC.J Am Coll Cardiol. 2015 Aug 25;66(8):917-26. doi: 10.1016/j.jacc.2015.06.1089.
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