Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Set 10, 2015 Giuliana Maria Giambuzzi Farmaci, Farmaci Ictus -Tia, Farmaci Ipertensione, Farmaci Prevenzione primaria, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Ipertensione, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Antipertensivi: i calcio-antagonisti riducono l’incidenza di ictus
L’ipertensione arteriosa (IA) rappresenta il principale fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari quali la cardiopatia ischemica e l’ictus cerebrale.
L’ictus costituisce la seconda causa di morte al mondo, provocando ogni anno circa 6,7 milioni di decessi.
L’ipertensione arteriosa costituisce uno dei principali fattori di rischio modificabili per ictus pertanto il controllo dell’ipertensione arteriosa è in grado di ridurre in modo significativo l’incidenza dell’Ictus.
Molte meta-analisi hanno dimostrato che le diverse classi di farmaci antipertensivi sono superiori al placebo nel ridurre il rischio di ictus, ma quale di queste classi è maggiormente efficace?
Gli autori dello studio Long-Term Anti-Hypertensive Therapy and Stroke Prevention: A Meta-Analysis hanno cercato di rispondere a questa domanda attraverso l’analisi di 17 studi randomizzati e controllati (RCT) su farmaci antipertensivi pubblicati su MEDLINE tra il 1999 e il 2014.
Sono state confrontate cinque classi di farmaci: gli ACE-inibitori, sartani (ARB), i β-bloccanti, i calcio-antagonisti (CCB) e i diuretici tiazidici (DT) o simil-tiazidici (DT-L).
I 251.853 soggetti di età media 67,2 ± 6,8 anni sono stati divisi in gruppi in base alla classe di farmaci assunti:
ACEI (52.887 soggetti); ARB (7.278 soggetti); ACEI/ARB (60.165 soggetti); β-bloccanti (24.099 soggetti); CCB (98.950 soggetti); e DT/DT-L (68.639 soggetti).
Durante il follow-up medio di 42,9 ± 15 mesi il rischio relativo d’insorgenza di ictus nei pazienti che assumevano le diverse classi di farmaci antipertensivi sono stati i seguenti:
ACEI 1.01 (95% intervallo di confidenza [CI] 0,81-1,27; p = 0,92);
ACE-ARB 0.94 (95% CI 0,78-1,13; p = 0,51);
DT/DT-L 0.90 (95% CI 0,75-1,08; p = 0,25);
ARB 0.83 (95% CI 0,59-1,18; p = 0,30);
β -bloccanti 1.42 (95% CI 1,26-1,61; p <0.01);
calcioantagonisti 0.83 (95% CI 0,79-0,89; p <0.01).
Questo studio ha dimostrato che tra diverse classi di farmaci antipertensivi, i calcio-antagonisti sono maggiormente efficaci nel ridurre l’incidenza di ictus a lungo termine.
Sono necessari ulteriori studi per confermare questi risultati perchè, fino ad oggi, i trial randomizzati che hanno confrontato tra loro le diverse classi farmacologiche di antipertensivi, hanno messo in luce che i principali benefici dalla terapia dipendevano dalla riduzione dei valori pressori indipendentemente dal tipo di farmaco utilizzato.
Fonte
Long-Term Anti-Hypertensive Therapy and Stroke Prevention: A Meta-Analysis. Am J Cardiovasc Drugs. 2015 Aug;15(4):243-57. doi: 10.1007/s40256-015-0129-0.
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