Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Set 11, 2015 Gaetano D'Ambrosio Farmaci, Farmaci Fibrillazione atriale, Farmaci Ictus -Tia, Farmaci Prevenzione primaria, Novità dalla ricerca, Novità Fibrillazione Atriale, Novità Homepage, Novità Ictus Tia, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Dati real life migliori del trial clinico per rivaroxaban. Studio Xantus
L’impiego dei Nuovi anticoagulanti orali (NAO) é ormai divenuto una pratica routinaria per la prevenzione delle complicanze tromboemboliche della fibrillazione atriale non valvolare (FANV). Si avverte, quindi, la necessità di verificare se le promesse di efficacia e tollerabilità scaturite dai grandi trial siano mantenute nella pratica quotidiana, al di fuori del contesto sperimentale.
Con questo obiettivo é stato realizzato XANTUS, uno studio osservazionale prospettico multicentrico che ha registrato informazioni cliniche rilevanti (eventi ischemici cardiovascolari ed eventi avversi emorragici) relative a pazienti con FANV trattati con rivaroxaban (commercializzato come Xarelto da Bayer) e seguiti per almeno un anno con controlli clinici trimestrali.
In 311 centri in Europa, Israele e Canada sono stati arruolati 6.784 pazienti (età media 71.5 anni, da 19 a 99 anni) di cui il 41% donne, e il 9,4% affetti da una compromissione moderata o severa della funzione renale (Clearance della creatinina < 50 ml/min).
Sono stati registrati eventi emorragici maggiori in 128 pazienti (2.1 eventi per 100 anni-paziente), 118 decessi (1.9 eventi per 100 anni-paziente) e 43 ictus (0,7 eventi per 100 anni-paziente).
Questi risultati sono migliori, in termini di efficacia e tollerabilità, rispetto a quelli ottenuti dallo studio randomizzato e controllato ROCKET AF che, tuttavia, aveva arruolato pazienti a rischio tromboembolico più elevato. Sono invece simili a quelli di altri studi “real-life” che hanno riguardato pazienti trattati con lo stesso rivaroxaban o con altri NAO.
Anche la persistenza dei pazienti nel seguire il trattamento (80% a un anno) é risultata paragonabile a quella riscontrata in altri studi e sicuramente migliore di quella registrata in pazienti trattati con anti-vitamina K.
Sulla base di questo grande studio osservazionale si può quindi concludere che il rivaroxaban conferma il suo profilo di efficacia e sicurezza nella pratica clinica quotidiana nella prevenzione tromboembolica.
Fonte
XANTUS: a real-world, prospective, observational study of patients treated with rivaroxaban for stroke prevention in atrial fibrillation.Eur Heart J. 2015 Sep 1. pii: ehv466. [Epub ahead of print]
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