Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Set 11, 2015 Gaetano D'Ambrosio News, Novità Cardiopatia Ischemica, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria 0
Esiste un’associazione tra influenza e sindromi coronariche acute (SCA). La vaccinazione antinfluenzale riduce l’incidenza dell’infarto miocardico.
Sono le conclusioni di una recente meta-analisi che ha valutato 16 studi caso-controllo, 8 sulla vaccinazione antinfluenzale e 10 sul rapporto tra influenza e infarto.
L’influenza, in particolare, insieme ad altre malattie respiratorie acute, raddoppia il rischio di subire un infarto miocardico (OR 2.01, IC 95% 1.47 – 2.76).
La vaccinazione antinfluenzale ne riduce l’incidenza (OR 0.71, IC 95% 0,56 – 0,91). L’effetto protettivo é stimabile in una riduzione relativa del rischio pari al 29%, paragonabile o superiore a quello correlato a ben note misure preventive quali le statine (36%), i farmaci antiipertensivi (15-18%) e la cessazione dal fumo di tabacco (26%).
Gli autori ritengono, pertanto, che la vaccinazione antinfluenzale possa essere considerata come una vera e propria misura di prevenzione cardiovascolare per quanto sotto-utilizzata, soprattutto nei soggetti di età inferiore a 65 anni. Considerando la crescente incidenza dell’infarto miocardico dopo i 50 anni, appare strategico incrementare la profilassi antinfluenzale particolarmente nei soggetti adulti di età intermedia.
I meccanismi che giustificano l’associazione tra influenza ed infarto non sono esattamente conosciuti. Si ipotizza, tra l’altro, che l’influenza faciliti il processo trombotico acuto nelle arterie coronarie già sede di un processo arteriosclerotico.
Il richiamo alla vaccinazione antinfluenzale nei pazienti cardiopatici ci giunge anche dalle autorità sanitarie italiane che hanno recentemente pubblicato le raccomandazioni per la stagione 2015 – 2016 sulla prevenzione e controllo dell’influenza nelle quali si ribadisce l’opportunità di sottoporre a vaccinazione antinfluenzale tutti i pazienti affetti da “malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite”.
Il piano nazionale per la prevenzione vaccinale suggerisce anche la somministrazione del vaccino antipneumococcico anche se le evidenze relative al ruolo preventivo di questo vaccino sono meno forti. Posizioni analoghe sono espresse dalle autorità sanitarie americane riguardo la vaccinazione antinfluenzale e alle vaccinazioni in generale nel paziente cardiopatico.
Fonte
Acute myocardial infarction and influenza: a meta-analysis of case–control studies.Heart. 2015 Aug 26. pii: heartjnl-2015-307691. doi: 10.1136/heartjnl-2015-307691. [Epub ahead of print]
Apr 15, 2019 Commenti disabilitati su L’intensità dell’epidemia influenzale è associata ad un significativo incremento dei ricoveri per scompenso cardiaco
Gen 23, 2019 Commenti disabilitati su Il decorso ospedaliero dei pazienti con scompenso cardiaco è significativamente peggiore quando è presente anche l’infezione influenzale.
Ago 30, 2018 Commenti disabilitati su Infarto. Risultati clinici migliori se le donne sono curate da medici dello stesso genere
Feb 28, 2018 0
Nov 07, 2020 Commenti disabilitati su Pneumopatia da COVID-19: il punto di vista del Medico Vascolare. “Position paper” patrocinato dalla SIDV e della SIMV
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Pazienti con diabete tipo 2 a maggior rischio di demenza vascolare rispetto ad altre demenze
Ott 12, 2020 0
Ott 08, 2020 Commenti disabilitati su Studio EMPEROR-Reduced: il vantaggio di Empagliflozin rimane stabile sopra Sacubitril/Valsartan