Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Set 22, 2015 Gaetano D'Ambrosio Dispositivi, Dispositivi Aritmie, Dispositivi Disturbi di conduzione, Novità Aritmie, Novità dalla ricerca, Novità Disturbi conduzione, Novità Homepage Commenti disabilitati su Pacemaker senza fili: con Nanostim inizia il futuro della cardiostimolazione
Nell’arco degli oltre cinquanta anni della loro storia, gli stimolatori cardiaci (pacemaker)hanno subito una straordinaria evoluzione tecnologica. La loro struttura fondamentale, però, é rimasta sostanzialmente la stessa: un generatore di impulsi alimentato da batterie collocato in una tasca sottocutanea e uno o più cateteri inseriti nel cuore per via transvenosa.
Questa architettura é responsabile di una serie di possibili complicazioni precoci o tardive: infezione della tasca, trombosi delle vene profonde dell’arto superiore, pneumotorace, insufficienza della tricuspide, rottura o disfunzione del catetere stimolatore. Si stima che più di 1/40 impianti presenti una complicanza che richiede un intervento nei primi 3 mesi.
Si comprende, quindi, come grandi speranze siano riposte della possibilità di ottenere una stimolazione cardiaca “senza fili”, che possa cioè fare a meno di cateteri e impianti sottocutanei. La tecnologia wireless (Nanostim), in studio da molti anni, ha superato la fase sperimentale e già in Europa un dispositivo é stato approvato per l’uso clinico e viene impiantato in alcuni centri selezionati.
Le prospettive della cardiostimolazione senza fili suscitano grande interesse e il Journal of the American College of Cardiology (JACC) ha pubblicato una recente review sull’argomento che fa il punto su questa tecnologia, ne valuta opportunità e limiti e analizza le possibili evoluzioni future.
I dispositivi attualmente disponibili per l’uso clinico hanno l’aspetto di piccoli cilindri del diametro di pochi millimetri, lunghezza di pochi centimetri, peso di pochi grammi, all’interno dei quali sono presenti tutte le componenti: batteria, stimolatore ed elettrodi. Questi dispositivi vengono inseriti per mezzo di un catetere venoso nel ventricolo destro e ancorati alla parete miocardica senza la necessità di eseguire una procedura chirurgica e senza lasciare nulla nell’apparato venoso.
I vantaggi di questa tecnologia sono evidenti: l’assenza di elettrodi transvenosi elimina la maggior parte delle complicanze correlate all’impianto dei pace-maker tradizionali. La durata della batteria é paragonabile a quella dei pacemaker transvenosi. Inoltre, l’assenza di materiali ferrosi, dovrebbe rendere i nuovi pacemaker compatibili con la risonanza magnetica.
L’articolo del JACC elenca i possibili limiti.
Innanzi tutto il fatto che gli apparecchi attualmente in uso possono essere impiantati esclusivamente nel ventricolo destro per cui non possono essere utilizzati per i pazienti con malattia del nodo del seno. Sono però allo studio sistemi multicamerali (atrio-ventricolari e bi-ventricolari) che potrebbero espandere di molto le applicazioni di questa tecnologia. Non vi sono ancora certezze sulla validità a lungo termine del meccanismo di fissazione, sulla possibilità di estrazione e sull’eventuale effetto proaritimico della presenza di un dispositivo che interagisce su di una superficie endocardica maggiore rispetto agli elettrodi dei pace-maker convenzionali. Non é ancora ben chiara la strategia da adottare (recupero o abbandono) in seguito all’esaurimento della batteria.
Nonostante questi limiti, che l’evoluzione della tecnologia e la ricerca clinica potranno superare, la cardiostimolazione senza fili “rappresenta il futuro della stimolazione cardiaca, in modo analogo alla transizione che si é verificata quando si é passati dalla stimolazione epicardica ai sistemi transvenosi che utilizziamo oggi”.
Fonte
Leadless Cardiac Pacemakers: Back to the Future. Miller MA, Neuzil, Dukkipati SR, Reddy VY.J Am Coll Cardiol. 2015 Sep 8;66(10):1179-89. doi: 10.1016/j.jacc.2015.06.1081 7
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati appartenenti al settore sanitario: si prega di accedere utilizzando il form sottostante, oppure di compilare il form di registrazione. Dopo la registrazione, oltre ad avere accesso a tutti i contenuti del portale, riceverai aggiornamenti utili alla pratica clinica. Se non si ricordano i dati di accesso, cliccare qui
Mag 18, 2017 0
Lug 02, 2015 0
Mar 05, 2015 Commenti disabilitati su Un pacemaker biologico: la terapia genica per i disturbi di conduzione
Nov 07, 2020 Commenti disabilitati su Pneumopatia da COVID-19: il punto di vista del Medico Vascolare. “Position paper” patrocinato dalla SIDV e della SIMV
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Pazienti con diabete tipo 2 a maggior rischio di demenza vascolare rispetto ad altre demenze
Ott 08, 2020 Commenti disabilitati su Studio EMPEROR-Reduced: il vantaggio di Empagliflozin rimane stabile sopra Sacubitril/Valsartan
Mag 27, 2020 Commenti disabilitati su L’idrossiclorochina è inefficace e dannosa nella cura del COVID-19