Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Set 23, 2015 Chiara Civitelli Novità dalla ricerca, Novità Fibrillazione Atriale, Novità Homepage, Novità Ictus Tia, Novità Scompenso cardiaco Commenti disabilitati su Punteggio CHA2DS2VASc utile in fibrillazione, ma anche per scompenso
Lo score CHA2DS2VASc viene ampiamente impiegato nella valutazione del rischio di eventi ischemici nel paziente con fibrillazione atriale (FA). L’utilità di tale score nella popolazione di soggetti affetti da scompenso cardiaco (SC) non è ancora stata chiarita.
L’obiettivo di questo studio di coorte danese è stato di definire la validità dello score CHA2DS2VASc nel predire ictus ischemici, episodi tromboembolici e morte (outcome principali) in pazienti affetti da scompenso (SC), con e senza fibrillazione (FA).
La popolazione analizzata includeva 42.987 soggetti con diagnosi di scompenso cardiaco effettuata negli anni 2000- 2012; di questi il 21,9% aveva un a FA concomitante.
A un anno dalla diagnosi di scompenso, i pazienti con insufficienza cardiaca senza fibrillazione presentavano un rischio di ictus ischemico del 3,1%, di eventi tromboembolici del 9,9% e di morte del 21,8%.
I risultati hanno mostrato che il rischio di ictus, eventi tromboembolici e morte cresceva all’aumentare del punteggio CHA2DS2VASc, sia nei pazienti con fibrillazione (FA) che in quelli senza; in particolare partendo da uno score di 1 fino ad un punteggio di 6 si passava da un rischio di ictus del 4,5% all’ 8,4% nei pazienti con fibrillazione concomitante e dall’ 1,5% al 7% nei pazienti senza fibrillazione; il rischio di morte passava da 19,8% a 45,5% nei pazienti con FA concomitante e da 7,6% a 35% nei pazienti senza FA.
Tuttavia la statistica C (0,67 nei pazienti con FA e 0,64 nei pazienti senza FA) e il valore predittivo negativo (92% pazienti con FA e 91% pazienti senza FA) indicano una scarsa efficienza del punteggio CHA2DS2VASc nel predire l’evento ictus nei pazienti con insufficienza cardiaca (SC).
Per valori di CHA2DS2VASc ≥ 4 il rischio assoluto di tromboembolismo risultava elevato in tutti i pazienti, indipendentemente dalla presenza o meno di FA.
Sembra quindi che nei pazienti con scompenso cardiaco lo score CHA2DS2VASc, pur predicendo il rischio di eventi ischemici e tromboembolici, non sia performante come nei pazienti con FA, dove viene ampiamente impiegato nel percorso di scelta della terapia più adatta al singolo paziente.
Da sottolineare inoltre il dato relativo al rischio di eventi tromboembolici e ictus del paziente affetto da insufficienza cardiaca (SC), anche in assenza di FA, nonostante il fatto che sia le linee guida europee (ESC 2012) sia quelle americane (ACCF-AHA 2013) escludano l’utilizzo della terapia anticoagulante nei pazienti con scompenso che non siano in FA o che non abbiano subito un precedente evento tromboembolico o che non abbiano altre fonti di tromboembolismo.
Fonte:
Assessment of the CHA2DS2-VASc Score in Predicting Ischemic Stroke, Thromboembolism, and Death in Patients With Heart Failure With and Without Atrial Fibrillation L Melgaard; A Gorst-Rasmussen; DA Lane; L Hvilsted Rasmussen; T Bjerregaard Larsen; GYH Lip JAMA. Published online August 30, 2015
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