Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Ott 21, 2015 Gaetano D'Ambrosio Farmaci, Farmaci Fibrillazione atriale, Novità dalla ricerca, Novità Fibrillazione Atriale, Novità Homepage, Novità Trombosi venosa profonda 1
Prescrivere una terapia antitrombotica e/o anticoagulante implica sempre la necessità di confrontare il beneficio che deriva dalla riduzione del rischio trombotico con il danno potenziale determinato da un incremento del rischio emorragico dall’impiego di anticoagulanti. Per questo sono stati validati degli score, come il CHA2DS2-Vasc e l’HAS-BLED, che consentono di stimare entrambi i rischi utilizzando un set relativamente limitato di indicatori clinici.
Gli autori dello studio The ORBIT bleeding score: a simple bedside score to assess bleeding risk in atrial fibrillation hanno costruito un nuovo indice prognostico per il rischio emorragico in pazienti con fibrillazione atriale (FA), denominandolo ORBIT bleeding risk score (OS, ORBIT Score) e lo hanno confrontato con due indici preesistenti, l’HAS-BLED e l’ATRIA risk score.
L’OS é stato costruito utilizzando i dati di un ampio registro prospettico denominato ORBIT-AF (Outcome Registry for Better Informed Treatment of Atrial Fibrillation) comprendente oltre 10.000 pazienti con fibrillazione atriale. E’ stato costruito un modello matematico utilizzando tutte le possibili variabili predittive disponibili per verificarne la produttività nei confronti degli eventi emorragici maggiori. Inoltre é stato derivato un modello più semplice utilizzando le 5 variabili maggiormente significative (OS).
Il modello completo, l’OS su 5 variabili, HAS-BLED e ATRIA sono stati confrontati applicandoli alla coorte dello studio ORBIT-HF e, allo scopo di ottenere una validazione esterna, sui pazienti arruolati nello studio ROCKET-AF, trial clinico randomizzato che ha confrontato rivaroxaban (NAO, nuovo anticoagulante orale)con warfarin in oltre 14.000 pazienti con fibrillazione atriale.
Il modello predittivo completo e lo score ORBIT su 5 variabili si sono dimostrati sostanzialmente equivalenti ma dotati di predittività superiore rispetto ad HAS-BLED e ATRIA.
Un altro importante vantaggio dell’ORBIT score é rappresentato dal fatto di essere fondato su variabili tutte facilmente disponibili.
Il confronto é soprattutto con l’HAS-BLED che, per esempio, comprende la labilità dell’INR, non facile da determinare e quantificare e non applicabile ai pazienti non ancora sottoposti a terapia con anticoagulanti o trattati con in NAO.
L’ORBIT score si propone, quindi, come uno strumento di supporto alla decisione clinica affidabile e semplice da utilizzare. Dobbiamo tuttavia considerare che le linee guida europee sulla gestione della fibrillazione atriale hanno adottato lo score HAS-BLED e che, pertanto, allo stato attuale siamo tenuti ad utilizzare questo strumento.
Gli autori concludono con una interessante considerazione di carattere generale relativa al rischio emorragico, ricordandoci che, in realtà, gli studi clinici hanno dimostrato un beneficio netto della terapia con anticoagulanti anche nei pazienti con rischio emorragico elevato. Pertanto la stima del rischio emorragico può essere utilizzata per valutare la necessità di un monitoraggio più o meno intensivo del paziente, per identificare e correggere fattori di rischio modificabili ma non può, considerata isolatamente, condizionare negativamente la decisione di sottoporre il paziente a terapia anticoagulante. Nei casi estremi la decisione può essere complessa e dovrebbe tener conto della opinione del paziente e della sua percezione dell’effetto sulla qualità della vita di un evento emorragico o di una ischemia cerebrale. Una corretta informazione del paziente é, quindi, fondamentale e questa é un’altra ragione per la quale é utile disporre di uno strumento semplice ed affidabile per valutare il rischio emorragico.
Fonte
The ORBIT bleeding score: a simple bedside score to assess bleeding risk in atrial fibrillation. Eur Heart J. 2015 Sep 29. pii: ehv476. [Epub ahead of print]
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati appartenenti al settore sanitario: si prega di accedere utilizzando il form sottostante, oppure di compilare il form di registrazione. Dopo la registrazione, oltre ad avere accesso a tutti i contenuti del portale, riceverai aggiornamenti utili alla pratica clinica. Se non si ricordano i dati di accesso, cliccare qui
Set 22, 2019 Commenti disabilitati su ESC/EASD. Nuova edizione linee guida per la gestione della malattia cardiovascolare nel paziente diabetico
Ago 17, 2019 Commenti disabilitati su La somministrazione di pantoprazolo non è efficace nel ridurre gli eventi emorragici di origine gastrointestinale superiore. Può ridurre, invece, l’incidenza di sanguinamenti correlati a ulcera peptica
Ago 03, 2019 Commenti disabilitati su Rivaroxaban dimostra un buon profilo di efficacia e sicurezza nei bambini con tromboembolismo venoso
Mag 28, 2019 Commenti disabilitati su Nota AIFA sugli Anticoagulanti Orali ad Azione Diretta (DOAC): attenzione ai pazienti con sindrome antifosfolipidica
Nov 07, 2020 Commenti disabilitati su Pneumopatia da COVID-19: il punto di vista del Medico Vascolare. “Position paper” patrocinato dalla SIDV e della SIMV
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Pazienti con diabete tipo 2 a maggior rischio di demenza vascolare rispetto ad altre demenze
Ott 08, 2020 Commenti disabilitati su Studio EMPEROR-Reduced: il vantaggio di Empagliflozin rimane stabile sopra Sacubitril/Valsartan
Mag 27, 2020 Commenti disabilitati su L’idrossiclorochina è inefficace e dannosa nella cura del COVID-19