Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Un recente studio pubblicato rivela che il momento in cui si assume il farmaco per la pressione influisce in maniera importante sul rischio di sviluppare diabete di tipo 2.
Lo studio, pubblicato su Diabetologia, ha coinvolto 2.012 pazienti ipertesi senza diabete (976 uomini e 1.036 donne di età media 52,7± 13,6 anni) divisi a caso (randomizzati) per ricevere l’intera terapia antipertensiva al mattino al risveglio (gruppo “terapia mattutina”) o alla sera prima di coricarsi (gruppo “terapia serale”). I soggetti sono stati seguiti per circa 6 anni, durante i quali 171 partecipanti hanno sviluppato diabete di tipo 2.
Il gruppo “terapia serale” rispetto al gruppo “terapia mattutina” ha mostrato una significativa riduzione dei soggetti che la notte hanno una riduzione della pressione inferiore del 10% rispetto ai valori diurni (non dippers) e una riduzione del 57% del rischio di sviluppare diabete anche dopo aggiustamento per le variabili influenti sui valori di glucosio a digiuno (circonferenza vita, pressione sistolica media serale, malattia renale cronica).
Il beneficio maggiore sul rischio di sviluppare il diabete in seguito all’assunzione della terapia antipertensiva è stato mostrato per i sartani (ARB, angiotensin receptor blockers), ACE-inibitori e beta-bloccanti.
Secondo questo studio, quindi, l’assunzione serale della terapia antipertensiva è in grado di dimezzare il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 (DM2).
Questo studio sottolinea l’importanza di modulare la terapia non solo per quanto riguarda il dosaggio, ma anche il momento della somministrazione.
Fonte
Bedtime ingestion of hypertension medications reduces the risk of new-onset type 2 diabetes: a randomised controlled trial. Diabetologia. 2015 Sep 23. [Epub ahead of print].
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