Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Ott 16, 2015 Redazione Farmaci, Farmaci diabete, Farmaci Ipertensione, Novità dalla ricerca, Novità Diabete, Novità Homepage, Novità Ipertensione Commenti disabilitati su L’antipertensivo alla sera riduce il rischio di diabete
Un recente studio pubblicato su Diabetologia dal titolo Bedtime ingestion of hypertension medications reduces the risk of new-onset type 2 diabetes: a randomised controlled trial rivela che il momento in cui si assume la terapia antipertensiva influisce in maniera importante sul rischio di sviluppare diabete di tipo 2.
Lo studio prospettico ha coinvolto 2.012 pazienti ipertesi senza diabete (976 uomini e 1.036 donne di età media 52,7± 13,6 anni) randomizzati a ricevere l’intera terapia antipertensiva al mattino al risveglio (gruppo “terapia mattutina”) o alla sera prima di coricarsi (gruppo “terapia serale”). I soggetti sono stati seguiti in un follow-up medio di 5,9 anni, durante i quali 171 partecipanti hanno sviluppato diabete di tipo 2.
Il gruppo “terapia serale” rispetto al gruppo “terapia mattutina” ha mostrato una significativa riduzione dei soggetti non dippers (32% del campione versus il 52% p <0.001) e una riduzione del 57% del rischio di sviluppare diabete anche dopo aggiustamento per le variabili influenti sui valori di glucosio a digiuno (circonferenza vita, pressione sistolica media serale, malattia renale cronica).
Il beneficio maggiore sul rischio di sviluppare il diabete in seguito all’assunzione della terapia antipertensiva è stato mostrato per i sartani (ARB, angiotensin receptor blockers) (HR 0,39 [0,22, 0,69]; p <0.001), ACE-inibitori (0,31 [0,12, 0,79], p = 0,015) e beta-bloccanti ( 0.35 [0.14, 0.85], p = 0,021).
Secondo questo studio, quindi, l’assunzione serale della terapia antipertensiva è in grado di dimezzare il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 (DM2).
Questo studio sottolinea l’importanza di modulare la terapia in base alle caratteristiche e alle risposte individuali del paziente non solo per quanto riguarda il dosaggio, ma anche il momento della somministrazione.
Fonte
Bedtime ingestion of hypertension medications reduces the risk of new-onset type 2 diabetes: a randomised controlled trial. Diabetologia. 2015 Sep 23. [Epub ahead of print].
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati appartenenti al settore sanitario: si prega di accedere utilizzando il form sottostante, oppure di compilare il form di registrazione. Dopo la registrazione, oltre ad avere accesso a tutti i contenuti del portale, riceverai aggiornamenti utili alla pratica clinica. Se non si ricordano i dati di accesso, cliccare qui
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Scompenso cardiaco con frazione di eiezione conservata: 5 cose da sapere
Mar 18, 2020 Commenti disabilitati su AHA, ACC, HFSA: continuare l’uso degli antiipertensivi in caso di infezione da COVID-19
Mar 16, 2020 Commenti disabilitati su Coronavirus. Uso di ACE inibitori è correlato a casi gravi di COVID-19?
Gen 04, 2020 Commenti disabilitati su Efficacia comparativa di sacubitril-valsartan verso ACE-inibitori/ARB nello scompenso cardiaco con frazione di eiezione ridotta
Nov 07, 2020 Commenti disabilitati su Pneumopatia da COVID-19: il punto di vista del Medico Vascolare. “Position paper” patrocinato dalla SIDV e della SIMV
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Pazienti con diabete tipo 2 a maggior rischio di demenza vascolare rispetto ad altre demenze
Ott 08, 2020 Commenti disabilitati su Studio EMPEROR-Reduced: il vantaggio di Empagliflozin rimane stabile sopra Sacubitril/Valsartan
Mag 27, 2020 Commenti disabilitati su L’idrossiclorochina è inefficace e dannosa nella cura del COVID-19