Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Nov 02, 2015 Giuliana Maria Giambuzzi Farmaci, Farmaci Scompenso cardiaco, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Scompenso cardiaco Commenti disabilitati su Scompenso: aderenza in calo a 2-4 mesi dalle dimissioni
Lo scompenso cardiaco (SC) rappresenta la seconda causa di ospedalizzazione nel nostro paese. Purtroppo, tra il 30% e il 40% dei pazienti dimessi vivi dall’ospedale, a un anno, sospende almeno uno dei trattamenti consigliati: la non aderenza alla terapia rappresenta il fattore precipitante più comune di SC ed è associata a un maggior rischio di re-ospedalizzazione e ad esiti più infausti.
Poco si sa circa l’aderenza dei pazienti con scompenso cardiaco subito dopo il ricovero ospedaliero.
Viene in aiuto lo studio americano Atherosclerosis Risk in Communities Study. I pazienti ospedalizzati con scompenso cardiaco sono stati identificati e collegati al Medicare inpatient and part D (l’assicurazione sanitaria federale statunitense sui farmaci con prescrizione ) claims dal 2006 al 2009.
I criteri d’inclusione nello studio comprendevano la diagnosi riportata in cartella clinica di scompenso acuto o cronico; la prescrizione alla dimissione di un ACE-inibitore/sartano (ACEI/ARB), un betabloccante (BB) o un diuretico; la copertura con Medicare part D. La proporzione di giorni ambulatoriali coperti dalla terapia è stata calcolata per un massimo di dodici periodi di 30 giorni dopo la dimissione.
L‘aderenza ottimale è stata definita come una proporzione ≥ 80% del numero di giorni ambulatoriali coperti dal trattamento.
Hanno partecipato allo studio 402 soggetti di età media 75, di cui il 30% erano di sesso maschile e il 41% era di razza nera.
L’aderenza a 1, 3, e 12 mesi era rispettivamente del 70%, 61%, e il 53% per l’ACEI / ARB; del 76%, 66%, e il 62% per BB; e del 75%, 68%, e 59% per il diuretico.
L’aderenza a ogni singola classe di farmaci era positivamente correlata con l’essere aderente a altre classi. L’aderenza variava in base alla provenienza geografica e alla razza per gli ACEI / ARB e i BB, ma non per i diuretici.
Nonostante la copertura con Medicare part D, l’aderenza terapeutica dopo dimissione ospedaliera subiva una riduzione nei primi 2-4 mesi per tutte e tre le classi di farmaci per raggiungere un plateau nell’anno successivo.
I dati di questo studio americano suggeriscono che il ruolo del medico di medicina generale dovrebbe concentrarsi su interventi focalizzati alla verifica e alla promozione dell’aderenza terapeutica soprattutto nei soggetti con anamnesi positiva per SC. In particolare l’attenzione per questi pazienti dovrebbe essere più intensiva nei primi mesi dopo la dimissione ospedaliera.
Fonte
Medication Adherence Based on Part D Claims for Patients With Heart Failure After Hospitalization (from the Atherosclerosis Risk in Communities Study).Am J Cardiol. 2015 Aug 1;116(3):413-9. doi: 10.1016/j.amjcard.2015.04.058. Pub 2015 May 8.
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